Maurizio Girasole, segretario regionale Fiom Cgil Basilicata in una nota dichiara che “Acquedotto Lucano si dimostra insensibile alla salvaguardia dei livelli occupazionali nelle attività esternalizzate”. Di seguito la nota integrale.
La croce e il calvario che i lavoratori che gestiscono i depuratori di proprietà di Acquedotto Lucano devono subire ad ogni cambio di appalto è appesantita dalla mancanza di “responsabilità solidale” da parte di Acquedotto Lucano.
In queste ore è in atto il cambio di gestione dei depuratori della città di Matera,dalla ditta Saceccav di Roma alla Impec di Napoli.
La Fiom Cgil di Basilicata si è attiva subito per salvaguardare i livelli occupazionali, ma l’assenza di Acquedotto Lucano in sede di Direzione regionale del lavoro e la rigidità della ditta IMPEC ha determinato la mancata assunzione di un lavoratore su 8.
Il lavoratore licenziato, come i colleghi, da una settimana dalla ditta Saceccav, non viene riassunto dalla ditta IMPEC, Acquedotto Lucano si rende latitante.
Il sindacato non potrà che valutare di dichiarare lo stato di agitazione con blocco delle attività di depurazione della città della cultura, tra Natale e l’Epifania.