Corte dei Conti sulla gestione finanziaria dell’AGENAS. Di seguito la nota integrale inviata da Nino Sangerardi.
“Questa Corte, pur prendendo atto della costante attività di riaccertamento effettuata dal Consiglio di amministrazione, raccomanda l’Agenzia di proseguire nell’adozione di tutte le iniziative funzionali a limitare la formazione di residui, sia attivi sia passivi, compatibilmente con le procedure di finanziamento e spesa previste per i programmi di ricerca nonché ad agire al fine di ridurre l’elevato indici di liquidità, sul quale si fa riserva di ulteriori approfondimenti”.
Parole che si leggono nel referto dei Giudici contabili, presidente Manuela Arrigucci relatore Alfredo Grasselli, in merito all’esercizio finanziario anno 2019 dell’Agenas : agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali.
Istituita nel 1993, è un ente pubblico non economico organo tecnico del Servizio sanitario nazionale sottoposto alla vigilanza del Ministero della Salute. Obiettivo prioritario è l’assistenza tecnico operativa alle Regioni e alle singole aziende sanitarie in ambito organizzativo, gestionale, economico, finanziario in tema di efficacia degli interventi sanitari e qualità e umanizzazione delle cure.
Organi dell’Agenzia sono il presidente,consiglio di amministrazione e collegio revisore dei conti. Nell’anno 2019 l’impegno per compensi alle strutture istituzionali e al direttore generale è stato pari a 280 mila euro.
La spesa per il personale nella misura di 5,37 milioni di euro con un aumento, rispetto al 2018, del 33%. Motivo? A seguito delle assunzioni sia a tempo indeterminato che determinato. In particolare sono state predisposte e concluse 8 procedure concorsuali per il reclutamento di 66 unità con differenti profili professionali . A novembre 2019 espletati altri 9 concorsi che hanno portato all’assunzione di ulteriori 67 unità a tempo parziale per lo svolgimento delle attività di supporto ai Commissari straordinari della Regione Calabria .
Si riscontra un calo riguardo collaborazioni e consulenze : 7,07 milioni di euro nel 2019 a fronte di 8,86 milioni nel 2018 .
Sul punto i Magistrati ribadiscono l’attenzione sul loro elevato numero e la notevole presenza in diversi settori dell’Agenzia. Inoltre “ si riservano di valutare nei prossimi referti l’impatto effettivo che gli indicati sviluppi normativi e regolamentari avranno a regime sulla tendenziale riduzione del ricorso alle collaborazioni esterne,consulenze e incarichi “.
Considerando la riduzione delle entrate accertate ( meno 7% ) rispetto a quella inferiore delle uscite impegnate( meno 3%) l’esercizio 2019 si chiude con un avanzo finanziario di competenza (6,10 milioni di euro) meno consistente visto quello registrato nell’anno precedente : 7,51 milioni.
Nonostante si rileva una tendenza al miglioramento stante gli esercizi finanziari precedenti, la presenza di scostamenti di accertamenti e impegni tenuto conto delle previsioni di bilancio inducono la Corte a ribadire “ la necessità che l’Agenzia, in occasione della stesura del documento revisionale, continui con nell’attento monitoraggio delle proprie esigenze, specie in materia di spese “.
A fine 2019 l’avanzo economico d’esercizio raggiunge l’importo di 8,11 milioni di euro( 6,33 milioni nel 2018) conseguenza di un maggior saldo positivo della gestione caratteristica.
Il patrimonio netto si attesta a 123 ,99 milioni di euro con un incremento del 7%.
Cresce il fondo di cassa, più 5%, che a fine anno esaminato presenta la consistenza di 114,60 milioni (108,94 milioni nel 2018).