Filippo Gesualdi, presidente Artigiancassa Basilicata, in una nota sottolinea la necessità di riattivare il fondo di garanzia per rilanciare le piccole e medie imprese, che scontano le difficoltà legate al credit crunch. Di seguito la nota integrale.
Non possiamo sottovalutare l’allarme lanciato qualche giorno fa dall’Osservatorio nazionale del credito di Confcommercio sull’accesso al credito delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi che nel Mezzogiorno risulta molto più amplificato rispetto al centro e al nord, con appena 2 imprese su 100 finanziate e l’81% di richieste non accolte o accolte parzialmente nel secondo semestre 2014. Un campanello di allarme che trova conferma nel rapporto redatto da Artigiancassa sulla ricchezza finanziaria delle imprese Artigiane, in cui si evince, in modo inequivocabile, che anche nel campo creditizio esiste un rilevante divario tra Nord e Sud: se si considera che più dell’86% del credito erogato dalle Banche per la nascita o la ristrutturazione di imprese è destinato alle imprese artigiane del centro nord e solo il 14% a quelle del Sud.
Un ulteriore segnale: le persistenti difficoltà di accesso al credito ed il problema del caro-denaro, che al Sud costa quasi il doppio rispetto ad alcune Regioni del Nord e rende di meno sono tra le cause principali che penalizzano notevolmente la crescita delle nostre imprese e dell’economia Meridionale, anche l’artigianato (che in Basilicata conta circa 11.361 imprese), da sempre considerato settore trainante dell’intera economia regionale, ha subito una fase di stagnazione. Il vero problema, per i piccoli imprenditori locali, è rappresentato dalle difficoltà di ottenimento del denaro a causa delle eccessive garanzie che vengono loro richieste dagli istituti di credito, nonostante la pratica sia assistita dalla garanzia dei Confidi, senza riservare la necessaria importanza ai progetti d’investimento.
Il Governo Regionale , ha integrato il fondo rischi delle cooperative e dei Consorzi Fidi con sede operativa in Basilicata , rafforzando in tal modo il sistema delle garanzie collettive a disposizione delle piccole e medie imprese della regione, aiutandole a superare proprio le difficoltà di accesso al credito, questione nodale soprattutto nel periodo di forte crisi economica come quello che stiamo attraversando. Anche se la priorità assoluta rimane la riattivazione del Fondo di Garanzia relativamente alle operazioni finanziarie connesse ad investimenti, attualmente sospeso per la mancata approvazione a livello comunitario della nuova carta degli aiuti di Stato a finalità regionale 2014-2020. Per stimolare gli investimenti da parte delle imprese, bisogna continuare con le politiche di incentivazione rinforzando gli attuali strumenti agevolativi attraverso l’ erogazione di microcredito, e di contributi in conto interessi/canoni concessi dalla regione e gestiti da Artigiancassa ,pari al 100% del tasso di riferimento vigente alla data di stipula del contratto di finanziamento, per agevolare i finanziamenti delle imprese artigiane destinati all’acquisto, alla costruzione, all’ampliamento, all’ammodernamento dei laboratori incluse le spese per migliorare la tutela dell’ambiente e la sicurezza dei luoghi di lavoro.
Il credito agevolato mantiene, ancora oggi, una funzione economica e sociale importantissima, consentendo alle piccole imprese l’accesso al credito, che in ambito regionale si configura come “via di sviluppo”. Due dati ne spiegano bene le potenzialità, basti pensare che per 1 solo euro di contributo che la Regione impegna per l’abbattimento degli interessi bancari, produce mediamente 14,3 Euro di investimenti realizzati da parte delle imprese artigiane, per l’elevato effetto moltiplicatore che massimizza l’efficacia dell’intervento pubblico, creando posti di lavoro ad un costo notevolmente inferiore rispetto ad un posto creato con altri strumenti agevolativi. Così come bisogna invogliare i giovani ad intraprendere la via dell’autoimprenditorialità attraverso il lavoro autonomo e la microimpresa sfruttando i fondi regionali gestiti da Basilicata Sviluppo.
Gli strumenti non mancano è necessario però far rinascere e sviluppare la fiducia, l’ottimismo che sono poi le risorse vincenti dell’economia e delle società sane.
La difficoltà che caratterizza l’attuale momento economico non lascia spazio ad un eventuale “immobilismo”. I tempi dell’impresa e del mercato non coincidono con i tempi della politica, ma sono i tempi della politica, del governo e della pubblica amministrazione che devono assolutamente coincidere con i tempi dell’impresa.
Ago 28