Confindustria Basilicata ha fortemente sostenuto l’ipotesi di realizzare a Melfi la terza gigafactory europea Stellantis per la produzione di batterie per veicoli elettrici, non per sterile rivendicazione di campanile ma in considerazione del valore della proposta in termini di integrazione industriale, anche alla luce delle nuove produzioni full electric che verranno realizzate nello stabilimento lucano a partire dal 2024.
L’ipotesi sfuma ora con l’annuncio di oggi da parte dell’ad Tavares, giunto, nel corso dell’Electrification Day del gruppo, di realizzare a Termoli l’investimento. Si tratta sicuramente di un’occasione persa per il nostro territorio che non può che lasciarci delusi, nonostante la piena consapevolezza dell’importanza della scelta che premia il Mezzogiorno e che, soprattutto, ha una valenza strategica per il futuro dell’automotive italiano.
Melfi ne resta il fiore all’occhiello, come confermano le strategie del Piano industriale rese note fino a ora, da leggere alla luce dell’obiettivo ambizioso fissato per il 2030: che i veicoli elettrificati arrivino a rappresentare oltre il 70% delle vendite in Europa e più del 40% di quelle negli Stati Uniti.
Confindustria Basilicata torna quindi a ribadire la necessità di aprire, al più presto possibile, un confronto con i fornitori di primo e secondo livello facenti parte del parco industriale di Melfi in merito alle prospettive legate ai nuovi business previsti per la fabbrica lucana e, al contempo, di mettere in campo a livello locale tutti gli strumenti utili a sostenere l’indotto nella complessa sfida della competitività globale.