”E’ assurdo che per raggiungere le più importanti località della Basilicata ci si debba impiegare lunghe ore per percorrere poche decine di chilometri, ed e’ forse per tale ragione che molti imprenditori rinunciano ad investire in una regione che offre comunque tantissime alternative. Al governatore della Basilicata, Vito De Filippo, l´UGL chiede la convocazione di un incontro con i rappresentanti degli enti locali, delle due amministrazioni provinciali, dei parlamentari lucani e dei sindacati affinché il governo centrale metta fine a quei lavori già avviati, per non pregiudicare e penalizzare l´economia della Basilicata”.
A sostenerlo è il segretario regionale dell´UGLM Basilicata, Giuseppe Giordano per il quale, “nel 2006 fù assegnato dal Consorzio per lo sviluppo industriale di Matera l’incarico per il progetto di potenziamento dell’aeroporto di Pisticci (Matera): opere infrastrutturali e di potenziamento dei servizi, la realizzazione di hangar e di strutture logistiche. Il progetto venne utilizzato dalla Regione Basilicata per attivare presso il Cipe risorse pari a 8 milioni di euro da destinare all’investimento. Ma nel 2009 l’aeroporto non era ancora in funzione. Identica cosa, la tratta ferroviaria fino a Ferrandina e quindi al collegamento con la rete nazionale, oggi incompiuta ed in molti punti è appena un terrapieno o una colata di cemento. Lo scalo, inaugurato il 15 dicembre 2006 e chiuso il 21 gennaio 2007, fù rimesso a nuovo con 6 binari, pensiline, bagni, sala d’aspetto, sotto-passi e scivoli per disabili, spesi 7 milioni di euro (500 milioni di lire per ogni giorno d’apertura). Stando ad un protocollo sottoscritto nel ’98 dal ministero dei Trasporti e dalle Regioni Puglia e Basilicata – prosegue il sindacalista UGL – i treni avrebbero dovuto viaggiare dal 2005 e proseguire fino a Bari, ma, di fatto, i 32 milioni di finanziamenti regionali per realizzarla sono stati sospesi. Dopo un sopralluogo del 2004 da parte dell’ Uver (Unità di verifica degli investimenti pubblici), venne rilevata la criticità della situazione ed assicurato che la linea doveva essere attiva nel 2008: erano ripetute promesse, Matera – conclude Giordano – continua ad essere l’unico capoluogo italiano che non è raggiunto da rotaie. Terza tratta fino a Ferrandina, di collegamento con la rete nazionale (una trentina di chilometri), è ancora incompiuta sebbene i primi cantieri siano stati aperti nel 1986 e l’impresa abbia assorbito già quasi 200 milioni di euro. L´UGL Basilicata calcola che ne occorrano altrettanti per arrivare a buon fine completando il tunnel fra le valli del Bradano e del Basento e armando la linea che oggi, in molti punti, è appena un terrapieno o una colata di cemento. Finora costo raggiunto: € 7.000.000,00”.