Confagricoltura ribadisce il suo impegno a rendere sempre più efficiente l’uso dell’acqua. Lo fa alla nella Giornata mondiale dell’acqua, oggi 22 marzo, istituita dalle Nazioni Unite.
L’Organizzazione degli imprenditori agricoli ricorda che l’acqua è un elemento fondamentale per l’agricoltura italiana e che il nostro Paese, in Europa, è tra quelli che maggiormente fanno ricorso all’irrigazione con circa 2,4 milioni di ettari: con il 20% della superficie agricola si produce più dell’80% dell’agroalimentare italiano. Evidenzia, quindi, che la disponibilità dell’acqua nelle zone mediterranee nell’era dei cambiamenti climatici condiziona e condizionerà sempre più pesantemente la produttività dell’agricoltura.
“La gravità della situazione in queste ultime settimane – dice Confagricoltura – è stata tale che in diversi casi gli agricoltori hanno dovuto irrigare i campi per non creare danni alle colture: già a marzo stiamo parlando di grave emergenza idrica per la siccità”.
In tale contesto occorre agire rapidamente per accelerare la conclusione degli iter procedurali per l’apertura dei cantieri previsti dal Piano Irriguo Nazionale, dal Fondo Strutturale di Coesione e dal Piano Invasi e, contemporaneamente, concentrarsi sulle nuove necessità infrastrutturali dei diversi territori italiani relativamente alla gestione dell’acqua e della prevenzione del dissesto idrogeologico.
In quest’ottica anche l’agricoltura può fare la sua parte. Per questo Confagricoltura sta lavorando per rendere sempre più efficiente l’uso dell’acqua, anche attraverso una serie di partnership che hanno maturato una vasta esperienza di campo sul tema dell’agricoltura di precisione ed in particolare del risparmio idrico, con soluzioni tecnologiche altamente innovative. In particolare sta sviluppando con Netafim, multinazionale del settore, un programma di intervento per ottimizzare l’uso dell’acqua nelle aziende associate, che, attraverso il coinvolgimento dei diversi attori del settore, si fonda su una strategia condivisa basata su: “Di più con meno”.
I dati messi a disposizione da Netafim (v.tabella) dimostrano che l’adozione di sistemi di irrigazione a goccia, dove possibile in relazione alle infrastrutture irrigue presenti, consente di incrementare le rese e diminuire l’utilizzo dell’acqua.