Con gli interventi del Presidente dell’Acri, Professor Francesco Profumo, del Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, del Presidente dell’Abi, Antonio Patuelli e del Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri si è svolta ieri a Roma presso l’Aula Magna dell’Istituto Angelicum, la 95ma Giornata mondiale del Risparmio.Il Vicepresidente del Mediocredito Italiano, Giovanni Tricchinelli, trattenuto a Milano per impegni istituzionali,in una successiva dichiarazione alla stampa, ha volutorivolgere, innanzitutto, un affettuoso saluto all’On. Giuseppe Guzzetti, per tanti anni Presidente dell’Acri, che, con impareggiabile saggezza, rigore morale e competenza ha dato un impulso vigoroso al successo delle Fondazioni bancarie in Italia.Ho molto apprezzato- ha proseguito Tricchinelli- l’intervento del Presidente Profumo nella parte in cui ha ricordato l’importanza e il valore del risparmio tra i giovani e nelle scuole, per motivarli ad una attenta, scrupolosa e lungimirante gestione delle risorse.
Il risparmio, però, – ha sottolineato Tricchinelli – oggi ha assunto un’altra, ben più importante connotazione. E’ diventato uno strumento indispensabile per immaginare il futuro del nostro Paese, per un suo nuovo modello di sviluppo. Quello che si è affermato in Occidente, fino ad oggi, sta mostrando sempre più limiti, contraddizioni, criticità. In Italia, in Europa e nel mondo lo sviluppo non potràche essere sostenibile, per un modello di economia che non si basa solo sullo sfruttamento delle risorse naturali e sulla distruzione dell’ambiente. Serve ripensare un po’ il tutto,in un’ottica di “economia civile”, sempre più in sintonia con le caratteristiche e le vocazioni dei nostri territori. Vorrei ricordare a questo proposito – ha ricordato ancora Tricchinelli – la lungimiranza e il coraggio di un grande imprenditore e intellettuale italiano, Adriano Olivetti che operò proprio nella nostra Basilicata,agli inizi degli anni cinquanta, a Matera, scelta, quest’anno, come Capitale europea della cultura anche grazie alle sue visioni, ai suoi progetti e al suo profondo amore per la nostra terra.
Per questo – ha aggiunto Tricchinelli – ho condiviso e apprezzato gli interventi del Ministro del Tesoro e del Governatore della Banca d’Italia che hanno richiamato l’importanza che lo sviluppo sostenibile dovrà avere per ilnostro Mezzogiorno. In particolare, per le sue aree interne, a rischio spopolamento; per i suoi giovani laureati che abbandonanopaesi e città per il Nord o per l’estero. Una lenta emorragia che impoverisce tutto il Meridione. Un territorio che, al contrario, necessita, ora più che in passato, di entusiasmo, professionalità ed energie senza le quali nessun modello di sviluppo economico potrà mai avere successo.
Le Banche, la Finanza e gli altri attori istituzionali potranno essere di stimolo e di aiuto alla rinascita del Mezzogiorno. – ha concluso Tricchinelli – Ma da sola la politica monetaria non riuscirà mai a superare la crisi e a invertire le tendenze negative. Questo è compito della Politica, dei Governi e soprattutto dell’Unione Europea. E’ questo il messaggio che ci lascia in eredità un grande banchiere e fervido europeista, il Presidente Mario Draghi. E’ stato proprio lui, un grande italiano, che più di ogni altro ha creduto e si è battuto per questa Europa. Un continente che, per essere protagonista sulla scena internazionale, dovrà perseguire, dopo la moneta unica, una forte e solidale unità politica.