Un decalogo sul miglioramento della sicurezza nei cantieri è stato presentato a Potenza per la “Nona Giornata Nazionale sulla Sicurezza nei cantieri” per iniziativa della Federarchitetti e dell’Ordine degli Architetti della provincia di Potenza. Il documento è il risultato di un interessante confronto, proteso agli affinamenti delle “best practices” e all’approfondimento degli aspetti normativi.
Aprendo i lavori, il Presidente Federarchitetti, arch. Nazzareno Iarrusso, ha evidenziato “come i costi degli onorari dei professionisti debbano essere inseriti nei costi della Sicurezza, dando importanza non all’offerta più bassa ma alla qualità dei concorrenti coinvolti puntando così alla qualità del prodotto finale.” “Qualità della prestazione professionale e giusto compenso che danno luogo all’aspettativa di guadagno tutelato dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo cui l’Italia aderisce” ha rimarcato il Presidente Federarchitetti
Tra gli interventi, il Presidente dell’Ordine Architetti Gerardo Antonio Leon, ha sottolineato che “quando si parla di cultura della sicurezza a volte sembra che si faccia riferimento a principi teorici e astratti, ed invece si deve pensare alla cultura della sicurezza come alla realizzazione di un sistema gestionale dal quale la sicurezza scaturisca come conseguenza naturale e non come un valore imposto. La cultura della sicurezza si realizza attraverso proposte gestionali concrete quali la formazione intesa come vero momento di apprendistato e non come mero adempimento burocratico, estensione della obbligo della formazione agli imprenditori datori di lavoro che sono gli attori più importanti del sistema sicurezza aziendale, una valorizzazione anche economica del ruolo del coordinatore della sicurezza nel cantiere. Sicuramente il legislatore deve insistere ad equilibrare il sistema sanzionatorio con un sistema economicamente premiante per ogni attività finalizzata alla tutela del lavoro, ivi comprese la formazione specifica sulla sicurezza dei tecnici e l’attività dei coordinatori, costo della sicurezza che non può essere lasciata all’arbitrio del libero mercato.”
“Patto per la Sicurezza”: un concetto espresso dal dott. Walter Rizzi, responsabile progetti speciali Eni in Val d’Agri, il quale ha portato l’esperienza di una multinazionale, con 33.100 dipendenti sparsi in 58 Paesi, esponendo il problema della Sicurezza e salute sui luoghi di lavoro che deve concretarsi attraverso proposte gestionali, tramite un’adeguata formazione, grazie alla valorizzazione culturale del lavoratore.
Tra le proposte concrete l’integrazione delle commissioni previste dal D.LGS 81/08 estendendole alle associazioni sindacali e ai professionisti della Sicurezza e la revisione del sistema degli appalti. Concorde il Presidente FedergeometriMario D’Onofrio, nel ribadire come il “problema” della Sicurezza possa trasformarsi in “motivo” di vita quotidiana, al centro dell’attenzione non soltanto successivamente ai frequenti infortuni sul lavoro.
Per Enrico Stasi, Presidente Confedertecnica: “Bisogna rispettare l’uomo e porlo al centro di ogni sua fase lavorativa, che è soprattutto una sua fase di vita”.
E in sintonia Giuseppe D’Onofrio, Presidente Ordine Ingegneri, ha evidenziato come tutti gli attori coinvolti nel perseguire l’obiettivo “Sicurezza” possano e debbano dialogare tra loro, nell’ambito di eventi formativi di innovazione e divulgazione. Commovente, a questo punto dell’incontro, l’intervento del rappresentante ANMIL, che ha fatto rivivere il suo incidente sul lavoro (caduto da circa 15 metri di altezza mentre era al lavoro) ed quello di Laura Mongiello che ha raccontato l’incidente sul lavoro, avvenuto nella tarda sera del 26 febbraio 2018, che ha spezzato la giovane vita dell’operaio di 28 anni di Potenza, mentre lavorava ad un trituratore di rifiuti di uno stabilimento nella zona industriale di Tito Scalo. Non si può morire di lavoro perché il 40% delle pratiche di controllo definite dall’Ispettorato del Lavoro ha accertato irregolarità da parte delle aziende sottoposte a verifica. Esistono lacune nella filiera della sicurezza sui luoghi di lavoro che vanno individuate per evitare ulteriori tragedie, come l’assenza di una manopola di arresto del trituratore per la tritovagliatura dei rifiuti in cui il 28enne è rimasto incastrato.
Mario Ferraro, Componente Giunta ANCE, da tempo preoccupato del “Costruire in Sicurezza” ha puntualizzato come siano essenziali “Informazione ed Assistenza sui dispositivi di sicurezza, affiancata alla Formazione anche della parte imprenditoriale che non può esimersi dall’essere vicina ai cantieri e agli operai”. All’unisono l’intervento a seguire dell’avvocato esperta in Diritto del Lavoro ed in Diritto dell’Ambiente Cinzia Pasquale, Presidente della Camera Forense Ambientale, organismo nato nel 2015 con l’obiettivo di compiere, in sinergia con soggetti istituzionali presenti sul territorio, attività di ricerca, formazione, informazione, divulgazione scientifica nei settori delle politiche ambientali, culturali e paesaggistiche, con lo sfruttamento economico delle risorse naturali ed energetiche di cui la Regione Basilicata è particolarmente ricca. “Esiste un deficit formativo ed informativo, a fronte di una molteplicità delle fonti del Diritto e di una congerie di atti amministrativi che mal interpretano queste norme”.
Successivamente Calogero Lo Castro, componente di Giunta di Confedertecnica, a questo punto ha suggestivamente aggiunto “non è importante Il Viaggio ma La Meta, Lo Scopo. La Conoscenza degli obiettivi getta la possibilità di passi intermedi efficaci. “La Sicurezza” non è un termine astratto che scende dall’alto ma un bene Comune, un interesse collettivo la cui realizzazione parte dal basso. Essa deve essere condivisa, concertata: se non si coinvolgono tutti i dipendenti nell’obiettivo Sicurezza si crea semplicemente una scatola vuota, dotata soltanto di etichetta esteriore al posto del fiocco.
Danilo Lelli, vicepresidente dell’Ente Bilaterale del settore delle professioni E.BI.PRO., intervenuto attraverso un messaggio video, ha sottolineato che l’iniziativa sulla salute e sicurezza e certamente importante e va vista anche negli studi professionali. “C’è tutto il tema dello stress da lavoro correlato – ha affermato Lelli – e del benessere del lavoratore che meritano un’attenzione particolare. Come sistema della bilateralità mettiamo a disposizione finanziamenti che coprono il 60 % delle spese necessarie alla formazione sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e, qualora lo studio aderisca a tutto il sistema della bilateralità (includendo anche Fondoprofessioni) il rimborso può arrivare fino all’80 % della spesa formativa.
Ancora, l’intervento di Mario Cerbone, Ricercatore in Diritto del Lavoro dell’Unisannio, che ha disegnato con sapiente linguaggio giuridico il sinallagma contrattuale che consiste in “scambio di energie psicofisiche a fronte ed in cambio di un ambiente di lavoro sicuro”. L’imprenditore è tenuto ad adottare tutte le misure atte a tutelare le energie del lavoratore. Questi dovrà impiegare non già la diligenza “del buon padre di famiglia” bensì: diligenza massima, specifica.
In definitiva sia “dal basso”, dal vivo di ogni cantiere che “dall’alto” della lettura dei diversi testi normativi si è convenuto come “non si avvii un’attività d’impresa solo con l’avvio dell’attività burocratica”. “Partecipazione” e “Condivisione” da parte di tutti i soggetti coinvolti è condicio sine qua non per garantire l’effettività di ogni obiettivo, interesse e bene della collettività, tra cui quello della “Sicurezza”.
Giuseppe Piegari, dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, tra gli autori del testo unico Dlgs 81/08 ha concluso affermando che:
– Il costruttore deve tener conto anche dell’uso non corretto… ma ragionevolmente prevedibile.
Le nostre città non sono più a dimensione d’uomo. Bisogna mettere al centro l’essere umano, la partecipazione collettiva… poiché “La Città”, come ogni realtà lavorativa, “è un tema complesso”.
Hanno concluso i lavori l’on. Serena Pellegrino, la quale si è soffermata sulla battaglia svolta in parlamento per far approvare l’equo compenso per le attività libere professionali mettendo a disposizione la sua vasta esperienza maturata nel ruolo ricoperto in parlamento, mentre la senatrice Paola Nugnes, attraverso un messaggio video registrato, essendo impegnata nell’insediamento del nuovo parlamento, ha affermato che “con la XVIII legislatura intendo occuparmi di più dei temi dell’architettura e della professione, senza tralasciare i temi a me più cari dell’ambiente e della gestione rifiuti.”
Questo il decalogo per sollecitare l’attenzione sulla sicurezza sui luoghi di lavoro:
1) – far rientrare nei costi per la sicurezza, e quindi non soggetta a ribasso, anche gli onorari per CSP e CSE;
2) – affidamenti degli incarichi per CSE e CSP basati su metodi qualitativi dei concorrenti e non sull’offerta più bassa;
3) – istituzione dell’Albo dei CSE e CSP presso il Ministero del Lavoro o del MISE;
4) – controllo sulla formazione e sui soggetti abilitati per renderla come vero momento di apprendistato e non come mero adempimento burocratico;
5) – riconoscere, ai liberi professionisti, la parte formativa inerente i Vigili del Fuoco sia per l’aggiornamento per la legge 818/84 che per il Dlgs. 81/08 e viceversa;
6) – obbligo di formazione, in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, dell’imprenditore o del soggetto responsabile dell’Azienda prima dell’iscrizione della stessa alla Camera di Commercio;
7) – finanziare, con le risorse del FSE, la formazione sulla Sicurezza anche per i liberi professionisti;
8) – far partecipare, alla “Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro”, istituita ai sensi dell’art. 6 del Dlgs n. 81/08, anche le Associazioni Datoriali dei liberi professionisti dell’area tecnica.
9) – negli uffici periferici delle ASL, preposti al controllo nei cantieri, favorire la presenza di dipendenti di area tecnica invece di quella sanitaria;
10) – promuovere nelle scuole la cultura della tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro anche attraverso l’alternanza scuola – lavoro.