Si è svolta a Matera, a “Casa Cava”, la giornata regionale del pensionato di Coldiretti dal titolo “Il nonno amico: bene imprescindibile della società”. Voluta da Coldiretti Basilicata e organizzata dalla sua Federpensionati, l’iniziativa ha visto la partecipazione di Leonardo Gorgoglione, presidente di Federpensionati regionale, di monsignor Antonio Caiazzo, arcivescovo di Matera-Irsina, di don Paolo Bonetti, consigliere ecclesiastico nazionale di Coldiretti, di Gianluca Gariuolo, sociologo-antropologo e di numerosi associati. Le conclusioni dei lavori, moderati da Francesco Manzari, direttore regionale di Coldiretti, sono state affidate al presidente nazionale della Federpensionati, Giorgio Grenzi ed al presidente regionale di Basilicata, Piergiorgio Quarto. Si è trattato di un momento di incontro, di riflessione e di condivisione sull’importante ed in sostituibile ruolo che rivestono i pensionati, sulle loro problematiche e sulle azioni che l’associazione intende portare avanti in favore dei suoi associati a livello nazionale, regionale e locale in campo previdenziale, assistenziale e sanitario per il conseguimento di un welfare equo e solidale. “Se la legge in materia pensionistica dovesse rimanere in futuro così come si presenta attualmente – ha sottolineato Leonardo Gorgoglione, presidente Federpensionati Coldiretti Basilicata – i giovani di oggi e futuri pensionati di domani, dopo una vita lavorativa lunga e massacrante e dopo aver pagato una pesante contribuzione, riceverebbero un pensione veramente di fame che a calcoli fatti non supererebbero le 150 – 200 euro mensili. Da ciò deriva l’attenzione che la nostra associazione sta prestando a questo problema: recentemente ha istituito un gruppo di studio insieme con gli esperti del patronato Epaca per elaborare un documento di idee e di proposte in materia previdenziale e pensionistica in favore dei giovani da fornire alla Coldiretti quali indicazioni utili da sostenere a livello istituzionale”. Un messaggio forte è venuto anche dal direttore regionale di Coldiretti Basilicata, Francesco Manzari, il quale ha sottolineato come “nel mese dedicato ai nonni Coldiretti ha riflettuto sul valore e sul patrimonio sociale che un nonno può rappresentare. La valigia posta al centro della sala che ha ospitato il dibattito – ha continuato Manzari – ha voluto rappresentare le esperienze, gli obiettivi raggiunti, le soddisfazioni raccolte negli anni dai pensionati di Coldiretti, i quali hanno costruito l’identità del cibo italiano, fatto di cultura contadina, tradizioni, lavoro e senso del bene comune. Ora la valigia deve essere aperta e trasmessa alle nuove generazioni che devono immetterci le idee innovative senza dimenticare le radici”. Soddisfazione per la riuscita dell’evento è stata espressa anche dal presidente Quarto. “E’ stata un’iniziativa importante, ma anche un’occasione per ricordare il prezioso e duro lavoro dei soci pensionati, protagonisti della rinascita agricola del dopoguerra. Il pensionato, infatti, è per Coldiretti, e per l’azienda agricola, una preziosa risorsa, per il bagaglio di esperienze di cui è portatore e per il ruolo attivo che può ancora ricoprire all’interno della società”. Infine Quarto ha ricordato che “la valigia che porta con se Coldiretti è fatta di conquiste valoriali per la società, a cominciare dalla questione del latte, per continuare con quella del grano. Senza dimenticare le misure previste a livello nazionale e regionale che mirano a far rimanere i giovani in agricoltura e che confermano il valore strategico di un settore destinato a crescere e a creare opportunità grazie anche all’impegno delle generazioni più giovani come dimostrano le storie di successo dei tanti imprenditori agricoli”.
Ott 22