“Condividiamo la preoccupazione espressa dal Presidente della Repubblica in merito ai dati Istat sul nuovo record di disoccupazione in Italia e, in particolare, sull´allarmante dato della disoccupazione giovanile. Un giovane su tre, tra i 15 ed i 24 anni, nel nostro Paese, non lavora e vive grandi difficoltà”.
“I giovani imprenditori di Cna condividono la preoccupazione espressa dal Presidente della Repubblica in merito ai dati Istat sul nuovo record di disoccupazione in Italia e, in particolare, sull´allarmante dato della disoccupazione giovanile. Un giovane su tre, tra i 15 ed i 24 anni, nel nostro Paese, non lavora e vive grandi difficoltà”. E´ quanto si legge in una nota di Cna Giovani Imprenditori di Basilicata.
“Siamo consapevoli che la situazione di crisi é grave – afferma Paolo Braia Presidente CNA G.I. – e che, nel nostro Paese, è la categoria degli under 30, o meglio oramai anche la categoria degli under 40, quella che si trova nella situazione di maggiore sofferenza. Si è costretti a rimanere in famiglia e a consumare i risparmi di una vita. Sempre più difficilmente ci si fa una famiglia propria, a danno dell’intero sistema Paese, in netto calo demografico, con conseguenze gravi anche per l’economia”.
“Riteniamo necessario un cambiamento culturale profondo che deve partire da noi giovani ed espandersi alle famiglie e alle istituzioni – continua Braia – che valorizzi la manualità in modo intelligente e produttivo. Il lavoro manuale non deve essere inteso come un lavoro declassante e un ripiego, ma una interessante modalità di soddisfazione professionale. Occorre ripensare un modello di istruzione con precisi percorsi tecnici che siano un´alternativa vera ai percorsi umanistici vedi il modello tedesco. In quest´ottica, scuole e università devono diventare laboratori di impresa, sempre piu´ cantieri di collaborazione con il sistema imprenditoriale e utilizzare i loro canali per rintracciare risorse ed avviare validispin-off a sostegno di una crescita futura costante e sostenibile. La CNA è ad avviare qualsiasi confronto in merito ed a portare la sua esperienza e le buone pratiche avviate su numerosi territori”.
“Sentiamo una forte necessità di investimenti in ricerca – conclude Braia – di finanziamenti alle reti di collaborazione tra ricercatori ed imprese, di incentivazione per garantire la realizzazione di progetti d’impresa interessanti e meritevoli. Riteniamo che non ci sia niente di più importante che investire sui giovani per garantire un futuro a questo Paese”.