Giovanni Baldantoni (Palazzo Italia Bucarest): “Prepararsi al rilancio di Horeca”. Di seguito la nota integrale.
L ‘ industria dell’ospitalità di tutto il mondo, compresa la Romania e gli altri Paesi Balcanici, è stata gravemente colpita dalle restrizioni sanitarie imposte dalle autorità per limitare la diffusione del virus Sars-Cov-2. In particolare le ripetute chiusure dei canali Horeca hanno fatto perdere moltissimo al settore e una notevole quantità di prodotti è rimasta invenduta.
Gli imprenditori dell’Horeca stanno cercando in tutti i modi di resistere e portare avanti i progetti in un mondo segnato sempre dalla pandemia e dalla conseguente crisi dei consumi. Purtroppo sinora i piani di ripresa, pur con modalità e strumenti differenti di aiuti attuati dai singoli Paesi Europei per sostenere questo settore strategico per l’economia, non hanno dato i risultati sperati. C’è bisogno pertanto di un piano omogeneo di interventi da mettere al centro delle azioni del Recovery Plan per la tutela del comparto horeca. Un piano che pur tenendo conto delle differenze di sistema horeca in ogni singolo Paese abbia una regia di coordinamento unitaria. A richiederlo è l’export alimentare che proprio come il Covid non conosce frontiere. Un capitolo a parte merita il vino che sta subendo cali accentuati di export e vendite. In Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo è stata appena firmata la proroga retroattiva dal 20 ottobre 2020 dei fondi per gli interventi di crisi (vendemmia verde, distillazione). Ci sarà, quindi, continuità e le misure che erano in essere andranno avanti per il 2021 sperando che si risolvano gli attuali problemi del settore vino: chiusura dell’horeca, flessione del turismo a livello internazionale e flessione dell’export i particolare verso l’importante mercato degli Usa.
Occorre farsi trovare pronti a intercettare gli operatori che a giugno saranno già in fase di ripartenza perché già vaccinati. Il vino italiano (come ogni prodotto simbolo del made in Italy alimentare) non può permettersi di perdere questo vantaggio competitivo. L’orizzonte temporale per l’uscita dalla crisi del commercio globale del vino, però, è ancora lontano secondo Unione italiana vini. Dai dati dell’Osservatorio dell’Unione il ritorno alla situazione pre-Covid avverrà non prima della fine. Le chiusure dell’horeca nel mondo comporteranno una contrazione dei consumi di vino di oltre 100 miliardi di dollari nel triennio 2020-2022, un danno commerciale enorme per il nostro settore.