Giovanni Caserta: “Se i Cinesi si prendessero la Ferrosud io lo so cosa direi…”Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Tanto tuonò che piovve. Dopo aver più volte manifestato il proprio stato di disagio, anzi di drammatico disagio, i 90 dipendenti della Ferrosud(alcuni dicono 74, ma poco conta) hannodeciso di proclamare uno scioperoa oltranza, sia pure per dueore al giorno. Sono passati mesi tra un incontro e l’altro, andando in pellegrinaggio da Matera a Potenza, da Potenza a Roma. Non si è riusciti a cavare un ragno dal buco. Con un salario ridotto a metà, per non finire sulla strada con moglie e figli, i 90 lavoratori hanno continuato a raggiungere ogni mattinala fabbrica, l’unica rimasta, dopo la chiusura di pastifici e salottifici, che sia veramente materana e per materani. Ci si domanda come quei lavoratori riescano a rimediare un pranzo senza cena, e come riescano ancora a pagare riscaldamento, bollette per luce, telefono, nettezza urbana, collaudo della macchina, assicurazione e bollo alla stessa, quaderni e merenda scolastica per i figli…
Novanta lavoratori con famiglia fanno quattro-cinquecento abitanti, cioè un paesegrande quantoOliveto Lucano.E ciò accade non perché quei lavoratori non vogliano lavorare o non siano attrezzati per farlo. Semplicemente mancano lecommesse!L’altro paradosso,o “mistero buffo”, di cui si sarebbe impadronito Dario Fo, è che questo accade nella esaltata e osannatacittà capitale europea della cultura 2019, che, conquesto titolo,dai retori della operazione, ore rotundo, è stato detto, e ripetuto fino alla noia, chela città avrebbe riscattato sé stessa, la Basilicata, il Sud, l’Italia, ponendosi come modelloperl’Europa!
Il Sindaco -e non solo lui -ormai non manca occasione per esaltare ilgrande evento 2019. Almeno trenta volte al meselo si trova astringere gemellaggi, inaugurare mostre, presenziareconcerti, fare dichiarazioni per radio e televisione, ripetendo il miracolo di una città del Sud, passata, da “vergogna nazionale”, a “capitale europea della cultura”. E sia pure così. Non una parola–e vorremmo che non fosse vero -, non una parola, invece, gli si è sentitadire sulla Ferrosud e sullo stato di 90 famiglie, atragico rischiodi cadere nellacondizione di disoccupati o emigrati, così come, al tempo di Nitti, si era o briganti o emigranti. Sta di fatto che i lavoratori della Ferrosud, purtroppo, da mesi manifestano nel silenzio più inqualificabiledella città capitale europea della cultura, o, ancora peggio,nel mentre rimbalzano le chiassose, e non sempre di buon gusto, manifestazioni di giubilo per l’avvenuto riconoscimento del 17 ottobre 2014 e la proclamazioneufficialedel 19 gennaio 2109.
Alle FAL,parvenza di ferrovia, è stato concesso tutto, permettendo loro di immaginarsi una Stazione Centrale, quando la vera stazione, quella nazionale, è in costruzione altrove, a La Martella, sulla tratta Ferrandina-Matera.Il ministrodel Sud, on. Lezzi, è venuta a dare lasua benedizione ad una tettoia da stazione di servizio,fuori contesto, che passa per bella solo perché è opera dell’architetto Boeri. Cose che, silenziosamente e rassegnatamente, succedono solo nei paesi del sottosviluppo.Nella sua pretenziosità, quella tettoia, purtroppo, nasconde un binario a scartamento ridotto, a distanza ridotta (Matera- Bari, 60 chilometri, un’ora e mezza, con cambio spesso ad Altamura) e, cosa ancor più incomprensibile, a servizio ridotto, essendo le corse sospese nelle domeniche e nei giorni di festa, cioè nei tempi da tutti dichiarati con maggiori spostamenti turistici. Il che, peraltro, accade dopo che il ministro Lezzi annunciò, ad alte note, due mesi fa, che, a partire dal primo aprile 2019, questo scandalo sarebbe cessato. Il primo aprile è arrivato.
E Matera che fa? E i Materani che fanno?Sulla questione Ferrosud- come si è detto – non si è sentita, che si sappia, una dichiarazione del Sindaco, né si è vista una sua presa di posizione; non ci sono stati Consigli comunali appositamenteconvocati sull’argomento, magari, clamorosamente e coraggiosamente, nella sede della Ferrosud; non s’è avuta notizia di una interrogazione o interpellanza comunale o parlamentare dei populisti di Cinque Stelle e della Lega.Sindacati e lavoratori sono soli.
Possibile che il ministro del Sud non ne sappia nulla e sappia solo delle Fal? Possibile che non ne sappia nulla ilministro del lavoro, vicepremier, on. Di Maio? Possibile che gli stessi non riescano a strappare a Trenitaliao ad altra Azienda del settore un po’ di commesse per far vivere novanta famiglie, cioè quattrocento-cinquecento persone, cioè un paese come Oliveto Lucano?Quante focaccerie, bed and breakfast, case -vacanza, alberghi e ristoranti – caro Sindaco, sigg. Consiglieri, sigg. Parlamentari – bisogna aprire per garantire a 90 famiglie, quattrocento-cinquecento persone, un lavoro sicuro e un guadagno sicuro 365 giorni su 365, per mesi eper anni? Questa è l’attenzione per il Sud? E se, a disdoro del governo e degli imprenditori italiani, arrivassero i Cinesi? Beh, io lo so cosa farei. Non direi: “Benedetto Iddio”.“Benedetto Confucio!” – direi.E nessuno melo potrebbe contestare.
Caserta farebbe meglio a tacere! Un venduto che si dovrebbe solo vergognare… Non meriti Matera!