Quando chi come Giovanni Rana, simbolo dell’imprenditoria alimentare e testimonial del made in Italy, riconosce le grandi potenzialità delle nostre produzioni alimentari ed individua nel gap della logistica l’ostacolo più grave per chi voglia investire da noi e per chi voglia fare impresa, vuol dire che istituzioni e politica devono interrogarsi su cosa è stato fatto sinora e cosa fare per individuare a breve-medio termine le soluzioni più efficaci. Lo afferma il vice presidente del Consiglio Regionale Paolo Castelluccio (Forza Italia) evidenziando che “la rivoluzione logistica” di cui parla da tempo la Svimez con la costruzione di infrastrutture, filiere e servizi logistici ad alto valore aggiunto che aumentino il valore delle merci in transito generando ricchezza, è una buona proposta per superare il gap infrastrutturale regionale e favorire l’imprenditoria agricola e agro-industriale.
Nel nostro Paese come evidenziano i ricercatori della Svimez – aggiunge Castelluccio – manca una cultura che intenda la logistica come un settore che produce ricchezza, attraverso attività di trasformazione dei prodotti a vari livelli, come magazzinaggio, assemblaggio, controllo qualità, etichettatura, confezionamento, imballaggio, ecc. Mentre queste attività possono arrivare a incidere sul prezzo del prodotto finale, in alcuni casi, fino al 70%. A differenza di altri Paesi in Italia il costo della logistica e’ superiore all’11% della media europea; questo perché la stragrande maggioranza delle piccole e medie imprese italiane non ricorre a servizi di questo tipo e si limita a non curarsi del prodotto una volta esportato.
Per il vice presidente del C.R. la piattaforma logistica di Pisticci e il progetto di Centro intermodale di Ferrandina, contenuti nel Patto per il Sud-Basilicata, in stretta sintonia con la piena funzionalità dell’aeroporto Basilicata di Pisticci, sono infrastrutture strategiche non solo per il Metapontino in collegamento con la nuova attività che attende il porto di Taranto che garantisca l’evoluzione verso un porto di terza generazione e lo sviluppo del traffico commerciale.
Per il Distretto Agroalimentare di Qualità del Metapontino le tre infrastrutture a servizio dell’agroalimentare di quest’area è fondamentale.L’export dei prodotti agroalimentari italiani – afferma il vice presidente del C.R. – chiude il primo semestre 2015, secondo il report di Agrosserva – Ismea, con un risultato decisamente incoraggiante. Grazie a un solido 7,1 per cento di crescita su base annua, il totale delle esportazioni di prodotti agricoli e di alimenti e bevande trasformati migliora la performance già positiva dei mesi precedenti e risulta migliore della dinamica complessiva dell’export nazionale, che nello stesso periodo ha fatto segnare un più 4,1 per cento.
Da parte della Winfly srl, gestore della struttura aeroportuale in ValBasento, è stato ricordato che con voli cargo è possibile da qui raggiungere in sole due ore i mercati ortofrutticoli di capitali europee con benefici e vantaggi notevoli per i nostri produttori ma invece – dice Castelluccio – si registrano ritardi da parte della Giunta per il bando relativo all’avvio dei voli e profonde sottovalutazioni con la posta finanziaria per Pisticci contenuta nel Patto Basilicata di soli 7,2 milioni di euro.
Senza una svolta chiunque come Giovanni Rana sarà scoraggiato ad investire in Basilicata.