Giudice del lavoro accoglie ricorso lavoratori Avis Basilicata, soddisfazione Uiltucs Basilicata. Di seguito la nota integrale.
La Uiltucs Basilicata informa che, con provvedimento n. 1719/2022, il Giudice del lavoro del Tribunale di Potenza ha dato ragione ad alcuni lavoratori iscritti alla Uiltucs, con accoglimento totale dei decreti ingiuntivi. L’Avis regionale per cui i lavoratori prestavano servizio, è stata condannata a pagare il TFR non corrisposto.
L’avvocato Antonio Di Lena, con somma tenacia, dopo ampio approfondimento giurisprudenziale, è ricorso dinanzi al Giudice, chiedendo l’accoglimento del decreto ingiuntivo e la condanna alle spese di lite dell’Azienda. Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Potenza, ha dichiarato fondate tutte le doglianze espresse, condannando l’Avis anche alle spese legali del Giudizio.
Ad oggi, pertanto, alla luce di questa interessante sentenza, possiamo ritenere illegittimo il comportamento delle varie Aziende che unilateralmente non pagano le spettanze dovute ai lavoratori, immotivatamente e ci batteremo sempre in tutte le sedi opportune al fine di ristabilire le giuste regole.
Uiltucs, nell’esprimere viva soddisfazione per il risultato ottenuto, invita tutti i lavoratori che si sono visti negare immotivatamente il loro salario, a rivolgersi alla nostra struttura affinché possono impugnare i provvedimenti innanzi al Giudice del Lavoro esercitando un diritto sacrosanto che fino ad oggi è stato negato, ovvero il diritto alla retribuzione.
Di seguito la replica di Avis Basilicata: “Spettanze lavoratori trasporto sangue già pagate e anticipate dall’associazione”.
E’ squallido che un sindacato pur di farsi pubblicità e recuperare iscritti attacchi un’associazione senza avere piena cognizione di ciò che afferma
“Tutte le spettanze risultano corrisposte”, così il presidente regionale di Avis Basilicata, Sara De Feudis,ribatte alla nota diffusa venerdì dalla Uiltcus con la quale la sigla sindacale informava che l’associazione era stata condannata dal giudice del lavoro del Tribunale di Potenza a pagare ai lavoratori iscritti al sindacato, impegnati nel servizio di trasporto sacche di sangue in regione, il tfr non corrisposto. ” Alla data della diffusione della nota, le spettanze sono state tutte pagate, è squallido che un sindacato pur di farsi pubblicità e recuperare iscritti attacchi un’associazione senza avere piena cognizione di ciò che afferma – continua la presidente di Avis Basilicata- il ritardo nel pagamento dei corrispettivi, tra l’altro, non era attribuibile ad Avis, bensì alla Regione Basilicata che, ad oggi, non ha ancora pagato quanto dovuto all’associazione per il servizio di trasporto svolto nel 2021, da gennaio ad ottobre, per una cifra pari a 300mila euro”. L’Avis di Basilicata non ci sta e di fronte ad accuse infondate, replica. “A differenza di quanto affermato dal sindacato – sottolinea la De Feudis – la nostra associazione ha provveduto a pagare regolarmente gli stipendi impiegando le risorse proprie delle sedi Avis. Inoltre non vi è stata nessuna sentenza di condanna ma l’emissione di un decreto ingiuntivo da parte del giudice competente, non vi è stata verità neanche nella ricostruzione dell’attività giudiziaria effettuata. La verità va sempre affermata a maggior ragione quando si parla di volontari, per questo si valuteranno di intraprendere tutte le azioni necessarie ed opportune a tutelare l’associazione e i volontari. In Avis – conclude la presidente dell’associazione – i dipendenti sono sempre stati rispettati”.