Giuseppe Cisterna, cittadino lucano impegnato per la tutela e la salvaguardia della Sanità pubblica lucana: “Abbiamo bisogno di potenziare il territorio e gli Ospedali di riferimento”. Di seguito la nota integrale.
Seguendo la discussione e le querelle del consiglio regionale sul tema della sanità, è auspicabile sapere se vi è per certo l’intenzione di implementare l’offerta nelle strutture Ospedaliere territoriali come la rete oncologica, un percorso che attende risposta da oltre cinque anni. Il presidio di Tinchi ha zero posti letto, sia di hospice e lungodegenza per le patologie che aumentano, che di riabilitazione invocata da anni. Seguendo la discussione mi sono soffermato sul concetto espresso dal consigliere Morea di “costruire un modello con le stesse qualità di cure in tutta la regione” che gioverebbe ai lucani che hanno bisogno di garanzie.
Alle istituzioni regionali, ricordo gli interessi dei cittadini e di quanti a Tinchi hanno lottato per evitare la chiusura dei servizi offerti anche durante la pandemia, oltre a far realizzare programmi sui quali la politica regionale con l’Asm, si erano impegnati solennemente. Tutti ricordano le nostre vicende, come la dismissione dei posti letto che scatenò la prima mobilitazione in questa regione, avuta come eredità attraverso le quali il popolo si distinse nel sostegno allo smantellamento dell’Ospedale. Il punto, era quello concernente all’incremento dei ricoveri hospice, che doveva essere realizzato attraverso il ripensamento dei posti letto nel bilancio aziendale del duemila diciannove, oltre a quelli attivi da realizzare presso i presidi territoriali del Metapontino come Tinchi, struttura di confine in prevalenza del fatto che l’utenza potesse arrivare da fuori e che tale servizio dispensasse locali non solo strutturalmente all’avanguardia, ma localizzati in una posizione epicentrica, demograficamente più grande e più funzionale rispetto alle esigenze dell’utenza. Ma, ci potrebbe essere il rischio di vedere vuote le nostre strutture?
In un’area, dove le incidenze e la densità di popolazione è molto maggiore rispetto alle zone interne, come discussione nella maggioranza regionale l’ho vista molto complessa e contrastata, soprattutto per chi vive nei paesini interni o nei piccoli centri che per farsi visitare, sarebbe costretto a percorrere decine di chilometri, oltre le liste d’attesa e le prestazioni che sono in affanno e che non sono in grado di dare una risposta immediata. Seguendo questo ragionamento, a proposito del concetto esposto dal consigliere Morea, di “costruire un modello con le stesse qualità di cure in tutta la regione”, significherebbe a mio parere, andare oltre ad ogni singola prospettiva in favore ad ogni singolo assistito. Ed è anche per questo che voglio sfruttare l’occasione per riproporre il mio impegno come quello di tanti altri a un tema che risale al duemila diciassette, ma anche molto prima che riguarda l’inizio dello scippo dei posti letto a Pisticci.
Da sempre, ho fatto arrivare la mia voce alle istituzioni regionali che siano di destra o di sinistra, con l’ex giunta Pittella e, la vice Franconi, con l’ex assessore Leone prima e Fanelli dopo, così come oggi senza preconcetti, poiché il mio ruolo per molti anni rispecchia una posizione eccessivamente ferma e convinta, oltre ad essere trasparente e ricca di fondamento oggettivo e mai cambiata, una posizione principalmente sostenuta dall’esperienza e dal sapere che negli anni non ha mai costituito un ostacolo infondato o inappropriato, per cui istituire un hospice Oncologico a Tinchi con il potenziamento del Giovanni Paolo II di Policoro, aumenterebbe, si, l’offerta sanitaria territoriale nel Metapontino, com’è giusto che sia, perché le risorse ci sono se c’è anche la volontà politica del presidente del consiglio regionale e dell’assessore al ramo.
Perciò senza vena polemica per combattere l’immigrazione sanitaria e lo spopolamento, in questo momento abbiamo l’urgenza e il bisogno di potenziare seriamente le nostre strutture territoriali come quelle Ospedaliere di riferimento di Policoro e Matera.