“La proposta della Confcommercio di Matera, sulla necessità di rimodulare nel lungo periodo la debitoria delle imprese presentata alle Commissioni riunite Finanza e Bilancio del Senato, un grande successo per la nostra Confcommercio Provinciale”. Di seguito la nota integrale inviata da Confcommercio Matera.
Il grave stato di crisi dei settori del commercio, dei pubblici esercizi, del turismo e dei servizi rappresenta una situazione storica legata all’emergenza sanitaria con conseguenze tali da mettere in discussione la sopravvivenza di un elevatissimo numero di imprese, con pesanti effetti non solo economici, ma anche occupazionali e sociali. I danni economici sono ingenti, e le attività devono essere messe nelle condizione di non chiudere per sempre.
In questo contesto appare prioritario sostenere le imprese con sgravi contributivi, liquidità e incentivando la possibilità di accesso al credito, ma fondamentale diventa anche, per dare la possibilità di sopravvivenza ai piccoli imprenditori riuscire a rimodulare le situazioni debitorie.
Ad oggi una delle richieste principali che arriva dalle imprese dei nostri comparti è quella di riuscire a trasformare le proprie situazioni debitorie da medio-brevi a medio-lunghe, con uno slittamento del rientro debitorio anche a 20 anni, per riuscire ad avere ossigeno e continuare a sopravvivere, portando avanti una situazione di onorabilità debitoria.
Tale proposta, avanzata dalla Confcommercio di Matera, viene presentata dal Direttore Fipe in audizione davanti alle Commissioni riunite Finanza e Bilancio del Senato: serve un patto con il sistema bancario per la liquidità delle imprese e serve subito, per cui il debito contratto nel 2020 vada spalmato in un arco temporale lungo, di almeno 20 anni con un preammortamento di almeno 24 o 36 mesi, che permetta alle imprese di uscire dalle macerie e rialzarsi.