Il Ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo Gian Marco Centinaio è ritornato questa mattina a Matera per il terzo appuntamento di “Grow!”, l’Action Tank del coordinamento di Agrinsieme che riunisce Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, organizzato nella sala conferenze di Palazzo Viceconte.
Grow! ha focalizzato l’attenzione sull’importanza delle infrastrutture materiali e immateriali del Meridione per la competitività dell’agricoltura italiana nel contesto comunitario e globale.
Le regioni del Mezzogiorno, pur rappresentando grandi bacini di produzione agroalimentare, non spiccano tra le regioni top exporter e questo anche a causa dell’orografia che caratterizza i traffici commerciali del territorio; l’export agroalimentare del Meridione, infatti, è “geograficamente” concentrato nei mercati di prossimità e raggiunge solo in minima parte i mercati più distanti. Anche per questo motivo l’export agroalimentare delle regioni del Mezzogiorno, seppur in aumento nell’ultimo decennio, è cresciuto ad un tasso inferiore rispetto a quello delle regioni del Nord: nel decennio 2008-2018, infatti, a fronte di una crescita dell’export delle regioni settentrionali pari al 62% circa, quello delle regioni meridionali è aumentato ‘solo’ del 46%, arrivando a superare di poco i 7 miliardi di euro di export nel 2018.
I collegamenti, i trasporti, la digitalizzazione e il sistema idrico del Meridione sono alcuni dei temi affrontati dallo studio “Il sistema infrastrutturale a servizio dell’agricoltura italiana: focus territoriale Mezzogiorno”, realizzato da Nomisma per Agrinsieme. Lo studio è stato presentato a Matera dal responsabile dell’Area Agricoltura e Industria Alimentare della società di ricerca, Denis Pantini.
In sala una corposa delegazione di rappresentanti delle aziende e degli organi territoriali delle associazioni facenti parti del Coordinamento, che hanno avuto la possibilità di rappresentare le proprie istanze direttamente alle istituzioni.
Ai lavori hanno partecipato il coordinatore nazionale di Agrinsieme Franco Verrascina, i copresidenti del coordinamento Dino Scanavino, Massimiliano Giansanti e Giorgio Mercuri, il coordinatore della Commissione agricoltura della Conferenza delle Regioni Leonardo Di Gioia, l’assessore all’agricoltura della Regione Basilicata Francesco Fanelli, l’assessore all’agricoltura della Regione Siciliana Edy Bandiera, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale Ugo Patroni Griffi e il presidente di Federalimentare Ivano Vacondio.
L’intervento di Andrea Badursi (direttore generale Asso Fruit Italia) al ministro Gian Marco Centinaio: “Siamo una cooperativa da sempre alla ricerca di nuovi mercati e che fa dell’export uno dei suoi punti di forza. Noi siamo quelli delle arance bionde, gli stessi che qualche mese fa avevano le arance in partenza per la Cina, salvo poi scoprire che il governo cinese avesse cancellato le arance bionde dagli accordi, escludendole di fatto dal mercato. Oggi il via libera per la Cina ce l’hanno soltanto quelle rosse. Le bionde si producono in tutto il Sud, le rosse solo in Sicilia”, ha precisato Badursi, che ha poi aggiunto: “L’Italia è il primo produttore europeo di uva da tavola, la Spagna invece è il primo esportatore: una contraddizione in termini. Non esportiamo perché sui dossier necessari per ottenere il via libera per l’export verso la Cina, l’Italia procede a rilento. Se per perfezionare un dossier ci vogliono 3 anni, ciò significa che se va bene l’Italia esporterà l’uva da tavola fra sei anni. Viene da sé che in tutto questo tempo, la Spagna e gli altri players avranno già occupato il mercato disponibile. E’ necessario quindi accelerare e rivedere la gestione dei dossier affinché i tempi siano ridotti e sintonizzati sui tempi del mercato che non tollera lentezze”. Infine, Badursi ha auspicato investimenti infrastrutturali urgenti sui porti di Taranto. E allo stesso tempo di prendere in seria considerazione la realizzazione della piattaforma logistica di Ferrandina”.
Di seguito l’intervista rilasciata ai giornalisti prima dell’incontro “Grow!” a Matera dal Ministro Centinaio
L’agricoltura italiana soffre la concorrenza di paesi importanti come la Cina, che risposte può dare il Ministro dell’Agricoltura per la Basilicata e la Puglia? “Una risposta legata alle filiere. Abbiamo messo a disposizione qualche centinaia di mili0ni di euro per far ripartire le filiere, una risposta legata al fatto che è vero che noi subiamo gli altri ma abbiamo anche prodotti di altissima qualità e di conseguenza possiamo andare a testa alta in giro per il mondo e noi vogliamo accompagnare le imprese che investono per l’internazionalizzazione. Siamo arrivati da una missione sulla frutta in Vietnam dove apriremo nuovi mercati, dovremo chiudere un accordo finale con il Giappone per quanto riguarda i kiwi, stiamo aprendo con la Cina i dossier per le mele e le pere, quindi i nostri prodotti in giro per il mondo sono considerati. E poi all’Europa facciamo una richiesta in maniera pressante, quella di tutelare l’agricoltura europea, non solamente quella italiana. L’ultima notizia in arrivo è quello di un accordo con il Vietnam che dopo aver messo il dazio sul riso che arriva dalla Cambogia e dalla Birmania stiamo aprendo il mercato vietnamita. Bravi ma stupidi no”.
Al Sud c’è un’agricoltura di qualità ma mancano le infrastrutture: “Ne abbiamo parlato nel Consiglio dei Ministri. Questo problema sta diventando cronico e questo è il problema che deve essere messo sul tavolo. Nel dibattito Tav si, Tav no mi sono sfilato perchè ho detto che a me non interessa il discorso della Tav ma che partano le infrastrutture in questo Paese, che si muovano merci e persone il più velocemente possibile, perchè mi occupo anche di turismo. Non posso pensare che i nostri produttori del Sud ci mettano quasi il triplo dl tempo rispetto ad uno spagnolo a portare le merci in giro per l’Italia.
Gli agricoltori del Metapontino protestano questa mattina a poche centinaia di metri da qui perchè non riescono più ad andare avanti, strozzati dai prezzi molto bassi nella vendita dei propri prodotti all’ingrosso e in penalizzati dalle calamità naturali, cosa può dire in merito? “Il messaggio che posso dire è questo: poco per volta andiamo a risolvere tutti i problemi. Ho firmato il decreto sulle emergenze per la Puglia, insieme al mondo agricolo l’obiettivo è quello di aiutare tutti. Noi vogliamo dare una risposta di struttura. Dobbiamo far ripartire le filiere e ridistribuire i fondi meno a pioggia e più destinati a progetti concreti e il nostro obiettivo è quello di far ragionare tutte le parti della filiera: il mondo agricolo con il mondo della trasformazione e della grande distribuzione. Questi mondi devono cominciare a parlare. La grande distribuzione deve cominciare a ragionare in modo concreto con il settore primario agricolo e anche con il settore della trasformazione, che deve cominciare a capire che se cominciamo ad andare a prendere i prodotti al di là del Mediterraneo o al di là dell’oceano vuol dire che l’Italia diventa nel giro di qualche anno uno Stato desertificato, perchè l’agricoltura non servirebbe più. Oggi con gli agricoltori del Metapontino cercheremo di capire quali sono le reali problematiche. Io non voglio e non posso mettere solo soldi sul tavolo, se c’è da ristrutturare occorre ristrutturare l’intera filiera, con i pastori sardi stiamo ragionando su questo per far ripartire l’economia. Se gli agricoltori del Metapontino hanno intenzione di confrontarsi su come si lavora, con me hanno una porta aperta, se è una questione solo di soldi io la chiudo immediatamente”.
Il Governo riuscirà ad andare avanti? Come è andato l’ultimo incontro a Palazzo Chigi, ci saranno i fondi? “Lo abbiamo detto a Conte, Di Maio e ai 5 Stelle. Se si vuol rilanciare il Paese, se si vuole parlare di cose concrete, se si vuole pensare a nuove infrastrutture, se si vuole pensare a far si che l’economia italiana possa cominciare a crescere in modo importante e non ci sia la decrescita felice la Lega c’è, in caso contrario trovi qualcun’altro con cui fare il Governo”.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’incontro di Grow! (foto www.SassiLive.it)