“Sostenibilità, filiera corta, identità, territorio, tutela e valorizzazione della nostra straordinaria biodiversità, ma anche recupero dei centri storici, come invita lo stesso Carlo Petrini. Una filosofia perfettamente in linea con le politiche agricole regionali che sostengono biodiversità, biologico, pratiche agronomiche non impattanti, tipicità, qualità, territorio, compresi i servizi per le aree rurali e i piccoli comuni, e ambiente attraverso il Psr Basilicata 2014/2020.”
Lo ha dichiarato l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia durante l’iniziativa di presentazione presso il Lingotto di Torino.
“L’etica nella filosofia slow – prosegue l’Assessore Luca Braia – è quella in cui l’agricoltore è posto al centro della produzione del cibo ed è chiamato sia a lavorarlo ma anche a venderlo o somministrarlo, chiamando al contempo anche lo stesso consumatore a sposare questo percorso virtuoso di sfamarsi consumando meno ambiente.
Riprendono quindi le attività delle condotte Slow Food lucane, in maniera sinergica e con un cappello di unitarietà che rende riconoscibile il nome della Basilicata. Una notizia che accogliamo per la positività del percorso che si intraprende verso il riconoscimento dell’identità regionale del grande lavoro dei produttori di prodotti lucani orientati alla filosofia della sostenibilità e del mangiar sano come stile di vita.
Mi è stato consegnato ieri a Torino, dalla costituenda condotta Slow Food di Basilicata, per il tramite del delegato nel direttivo Paride Leone, la nuova governance e il programma delle attività.
L’associazione intende effettuare, provando insieme a verificare eventuali modalità di supporto al programma, iniziative per valorizzare le nostre produzioni e i tanti presidi lucani, presenti in questi giorni al Salone del Gusto Terra Madre, anche insieme alla collettiva regionale #GustoBasilicata, in un ritrovato spirito di aggregazione e collaborazione tra produttori, quando ci si presenta al mondo esterno con i nostri prodotti.
Si tratta delle condotte Metapontum Magna Grecia, Matera, Rionero in Vulture con i due comitati promotori di Potenza e Val D’Agri che raggruppano oltre 300 associati, insieme ai 20 ristoranti censiti nella Guida della Chiocciola, ai cuochi e pizzaioli dell’Alleanza e ai 5 presidi di Basilicata del Fagiolo rosso scritto di Pignola, del Caciocavallo podolico di Basilicata, l’oliva infornata di Ferrandina, la Pera Signora e il Salame Pezzente della collina materana.
Ricerca e valorizzazione delle cultivar di cereali locali, valorizzazione del patrimonio olivicolo e del patrimonio zootecnico caseario, delle preparazioni gastronomiche tipiche, promozione della figura del contadino custode della biodiversità e formazione dei ristoratori lucani al #GustoBasilicata queste le direttrici su cui si dipanerà il
Programma Basilicata Slow che sarà presentato ufficialmente nel mese di ottobre in Basilicata in conferenza stampa.
A Torino – conclude Braia – in questi giorni i laboratori del gusto sul mischiglio, sui prodotti dei parchi lucani e sulla lucanica e pezzente della collina materana hanno fatto parte integrante del programma di iniziative della collettiva #GustoBasilicata composta da 26 produttori e due aggregazioni beneficiarie della misura 3.2 del Psr dedicata alla promozione dei prodotti di qualità e alla partecipazione agli eventi fieristici nazionali e internazionali.”