Il settore del cemento ricopre una posizione di primo piano nel panorama industriale italiano, a partire dal Secondo dopoguerra in poi. Fondamentale è stato il suo ruolo nella ricostruzione e nell’ammodernamento delle città del nostro Paese: un contributo sostanziale che ci ha trasformato in una nazione moderna, assestatasi nei decenni tra quelle più industrializzate al mondo. Una rilevanza che arriva fino ai giorni nostri: l’Italia è infatti il secondo produttore in Europa, dopo la Germania, di cemento e, nonostante il calo che ha colpito il comparto a partire dal 2006, continua a mantenere una produzione di assoluto rilievo.
È facilmente intuibile come le industrie di questo settore siano quindi alla continua ricerca di giovani talenti da impiegare nelle proprie realtà. Si tratta per lo più di ingegneri che, come riporta il Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, sono tra i professionisti più richiesti: solo nel 2023 sono stati assunti circa 117mila laureati in ingegneria e la maggior parte di questi – oltre 44mila – sono stati per l’appunto impiegati nel settore industriale. Lavorare per il comparto del cemento significa entrare in una delle realtà italiane economicamente più affidabili, ma soprattutto poter avere uno sbocco professionale all’altezza degli studi e della formazione appena completata. Tale situazione trova la sua dimostrazione nel caso di Heidelberg Materials, il gruppo tedesco tra i principali produttori integrati di soluzioni e materiali per le costruzioni al mondo, nei settori cemento, inerti e calcestruzzo preconfezionato: presente in Italia dal 2016 – data di inizio del processo di acquisizione dello storico gruppo Italcementi, arricchita da una nuova tappa nel novembre 2023 con l’adozione dell’attuale denominazione – l’azienda ha scelto di porsi all’avanguardia nei processi di sostenibilità ambientale e di digitalizzazione, combinando i valori di una storica realtà del settore con la forza e la determinazione di un leader mondiale del comparto. Non è un caso che Heidelberg Materials abbia lavorato, negli ultimi anni, per creare in Norvegia il primo impianto di produzione del cemento a impatto zero: un cambiamento unico che permetterà, nel momento in cui entrerà a pieno regime anche in altri stabilimenti, di rendere sostenibile un settore che emette, per processo e combustione, grandi quantità di CO2. Avere l’opportunità di essere inseriti in un gruppo come questo – soprattutto in Italia dove l’occupazione giovanile, negli ultimi vent’anni, è crollata drasticamente – significa poter beneficiare di condizioni difficilmente reperibili in altri settori. Da un lato, infatti, si può usufruire di un contratto a tempo indeterminato che permette una stabilità economica e la prospettiva di poter usufruire dei numerosi benefit correlati a questo tipo di inquadramento contrattuale; dall’altro, però, consente di operare in un settore dinamico, in continua evoluzione e che non smette mai di guardare al futuro, in termini di investimenti legati alla salvaguardia dell’ambiente, alla tecnologia e al continuo ammodernamento dei processi produttivi.
Come sottolinea un rapporto di Confindustria, il 68 percento delle imprese italiane ha difficoltà a trovare personale da assumere e nelle aziende più grandi – come nel caso di Heidelberg Materials – questa difficoltà è spesso legata al mancato reperimento di lavoratori che abbiano le competenze adatte e funzionali alla transizione digitale, green e a una maggiore internazionalizzazione dell’impresa. In molti casi, tale circostanza è legata a un incastro sempre più difficile tra domanda e offerta in cui le parti non riescono a trovare un punto di incontro tra bisogni e richieste. La sede italiana dell’azienda (che ricordiamo ha raccolto l’eredità di Italcementi) ha aperto a inizio 2025 una selezione, finalizzata all’assunzione di personale e rivolta ai giovani ingegneri, che mostra, in maniera cristallina, cosa è disposta a offrire a chi vorrà candidarsi e, in seguito, sarà ritenuto idoneo per le posizioni disponibili. Heidelberg Materials cerca, infatti, ingegneri meccanici, elettrici, chimici, con breve e pregressa esperienza lavorativa, una buona conoscenza dell’inglese (livello B2 o superiore) e che siano disposti a muoversi sul territorio nazionale. Pienamente inseriti, da subito, con un contratto a tempo indeterminato, avranno la possibilità di lavorare nei vari siti produttivi del gruppo e di essere impiegati nelle varie filiere di processo, produzione e manutenzione dei diversi impianti. Si partirà, prima, con un affiancamento al personale esperto – con l’obiettivo di acquisire piena conoscenza dell’organizzazione, del processo produttivo aziendale e delle logiche di manutenzione – e infine si lavorerà in autonomia, come membri, però, di una squadra che condivide una serie di valori comuni – salute, sicurezza, inclusività, decarbonizzazione e circolarità. L’ambiente, grazie a queste caratteristiche strutturali, è motivante e permette agli ingegneri di consolidarsi in una realtà che ha come interesse principale la crescita dei propri dipendenti, visti, quindi, come risorse che incrementano il valore dell’azienda e la sua possibilità di essere competitiva sul mercato.
In base ai dati di occupazione degli ingegneri, si comprende come questi siano fondamentali per lo sviluppo economico del Paese. Le competenze di questi professionisti, per definizione, si adattano perfettamente ai cambiamenti che stanno interessando tutto il settore industriale perché, se si vuole investire in tecnologia, innovazione e sostenibilità, sono queste le figure da tener ben presenti. Inoltre, a differenza di altre professioni, chi ricerca ingegneri lo fa puntando sicuramente sui più giovani: circa il 60 percento degli ingegneri che sono stati assunti, nel corso del 2023, appartiene a una fascia d’età compresa tra i 25 e i 34 anni. A sostenere le statistiche, c’è ovviamente l’esperienza di Heidelberg Materials che, da anni, investe su questo tipo di conoscenze e professionalità e, grazie a tale modus operandi, è riuscita ad accogliere e gestire, sempre in maniera efficiente, le sfide di un mercato in continuo cambiamento. Una mentalità che è presente nelle tremila sedi del gruppo, dislocate in 50 paesi nel mondo e che impiegano oltre 51 mila dipendenti. Chi è interessato a far parte di questo gruppo, ad avere un impiego stabile (che consenta una vita, familiare e personale, non precaria), a lavorare quotidianamente in un team che mette in pratica e utilizza le principali innovazioni del settore, avendo sempre la possibilità di migliorarsi e accrescere le proprie conoscenze, si candidi seguendo questo link: la ricerca è urgente e le iniziali convocazioni per i colloqui avverranno già a partire dalla prima metà di febbraio 2025.