Nicola Lista, segretario regionale del Sindacato Autonomo Confael) ha inviato alla nostra redazione il testo del pre-accordo e i punti che il sindacato chiede di integrare alla firma del 6 marzo alla presenza di Prefetto di Potenza, Regione Basilicata, Confael e Comitati Locali. Di seguito la nota integrale.
Nel corso di un incontro convocato nella Prefettura di Potenza a cui hanno partecipato Il Prefetto di Potenza, Cagliostro, il direttore generale della Regione Basilicata Vito Marsico, il Segretario Regionale Confael Nicola Lista, il Presidente del Comitato La Voce di Corleto Rocco Toce, il Presidente del Comitato Per l’Occupazione e Salvaguardia dell’Ambiente Rocco Antonio Magaldi e del rappresentante degli ex lavoratori di Tempa Rossa Costantino Solimando, dopo ampia e accesa discussione sulla problematica lavoro delle estrazioni a Tempa Rossa da parte di Total, è stata consegnato una bozza di pre-accordo di cui non è stato possibile valutarne il contenuto.
Leggendo in separata sede il prea-ccordo, in sostanza mancherebbe la garanzia in primis del lavoro agli ex lavoratori oggi in protesta e non ancora reimpiegati. Questo pre-accordo avrebbe la concreta applicazione con un successivo accordo firmato dalle parti a 90 giorni dall’inizio dell’avvio delle estrazioni. Attualmente si procederebbe con le estrazioni sperimentali, e non si sa per quanto tempo ancora. Bene, anzi, male, se le estrazioni sperimentali durassero per un decennio i lavoratori inizierebbero a lavorare nel 2029? E tutto quello contenuto nel preaccordo, la salvaguardia dell’ambiente e la sicurezza sulla salute, oltre all’occupazione, si realizzerebbe ipoteticamente nel 2029?
Noi invece invochiamo che le estrazioni sperimentali terminano a breve tempo, che l’accordo venga attuato immediatamente alla firma delle autorizzazioni alle estrazioni che la Regione Basilicata concederà’.
Per tutto ciò premesso,
chiediamo
alla firma del preaccordo del 6 marzo l’inserimento dei seguenti punti:
1. Immediato reimpiego da parte di Total, Tecnimont e aziende appaltatrici del personale fuoriuscito nell’attività di completamento del cantiere, come accordo del 5 novembre 2018 a tutt’oggi mai rispettato;
2. Immediato reimpiego da parte di Total, Tecnimont e aziende appaltatrici dei lavoratori lucani nell’attuazione della smobilitazione del cantiere;
3. immediato versamento della quota di sostegno al reddito (2.400 euro) ai lavoratori fuoriusciti dal 31 ottobre 2018 che a tutt’oggi non hanno ricevuto l’incentivo (compreso l’azienda MAERSK ITALIA);
4. immediata attivazione generalizzata della formazione dei lavoratori lucani licenziati finalizzata al loro reinserimento lavorativo, già concordata nel lontano febbraio 2018 in sede prefettizia e tuttora attuata soltanto in minima parte al fine di realizzare il miglioramento delle professionalità lucane e, non secondariamente, per evitare assunzioni di personale qualificato proveniente da altre Regioni o da altri Stati;
4.1. la continuazione della corresponsione di una somma a titolo di rimborso spese per la partecipazione dei lavoratori ai corsi di formazione;
chiediamo inoltre:
5. a Total, Tecnimont, per il loro tramite, a tutte le altre imprese appaltatrici di annotare, nella banca data presente sul sito Total, la qualifica rivestita dai lavoratori lucani cessati dal servizio negli anni precedenti con contestuale obbligo di ogni azienda interessata, di assumere prioritariamente le professionalità lucane risultanti dalla predetta banca data;
5.1. al gestore del sito l’aggiornamento costante della banca dati con annotazione a margine del nominativo del lavoratore, della professionalità acquisita per effetto dei corsi di formazione di cui al precedente punto 4.;
5.2. la creazione di una commissione terza che vigili dell’osservanza dei citati obblighi con particolare riferimento all’operato delle imprese;
6. l’impegno di Total di inserire nei contratti di appalto una clausola sociale di assorbimento della manodopera assunta che, in caso di avvicendamento nell’appalto, obblighi il subentrante ad assorbire la manodopera in forza all’impresa uscente, indipendentemente dalla previsione di una simile clausola nel contratto collettivo applicabile;
7. per ogni futura assunzione, la preferenza di lavoratori con almeno 4 anni di residenza, a far data dal 5 novembre 2018 (come accordo sottoscritto in Regione) in Basilicata in località distante non oltre 25 km dal Centro Olio di Tempa Rossa;
8. la riserva a favore di lavoratori lucani di una quota pari all’80% di ogni assunzione;
9. l’assunzione delle maestranze tramite i centri per l’impiego o Agenzie Interinali aventi sedi in Basilicata, e che si rispetta le qualifiche.
L’adozione delle misure proposte farebbe venir meno quella precarietà che da anni caratterizza il lavoro nel settore estrattivo.
Per le estrazioni sperimentali, chiediamo l’immediata adozione di concrete misure di mitigazioni atte a minimizzare gli impatti negativi dell’attività;
1) l’attuazione delle misure di compensazione ambientale già previste e che di volta in volta, su indicazione dei Comuni interessati verranno richieste;
2) l’immediato risarcimento di qualsiasi danno, anche per il ridimensionamento di immagine,
provocati ai proprietari dei terreni, alle aziende agricole, anche per le loro produzioni, nonché chiunque
fosse stato danneggiato a seguito anche delle realizzazioni di strade interpoderali nelle private proprietà,
adiacenti ai pozzi estrattivi e a qualsiasi altro privato dipendenti dall’esercizio dell’attività estrattiva;
3) accantonare in apposito fondo le somme destinate al risarcimento dei danni.
Per la maggiore consapevolezza della collettività locale, e a tutela dell’ambiente e della salute pubblica e privata chiediamo:
1) l’impegno di Total, prima di procedere a nuove attività, di illustrare pubblicamente, in occasione di appositi convegni organizzati dai Comuni, Comitati e parti sociali, la natura, l’attività, le tecniche che utilizzerà e i piani di sicurezza;
2) la creazione di tavoli tecnici periodici (ogni 2 o tre mesi) in cui si discuta, del piano ambientale,la programmazione della crescita del territorio, dell’andamento delle assunzioni dei lavoratori locali, dei lavori e del rispetto dei piani di sicurezza, nonché della eventuale variazione;
3) l’impegno di Total di segnalare, in occasione dei citati incontri pubblici, eventuali modifiche dei valori di monitoraggio dell’impatto ambientale di cui al Progetto di Monitoraggio Ambientale Tempa Rossa;
4) di garantire prontamente l’accesso integrale ai relativi dati a chiunque ne faccia richiesta.
5) Chiediamo infine, a sostegno dello sviluppo culturale e socio-economico dell’area, di finanziarie progetti culturali e istituire borse di studio a favore di studenti particolarmente meritevoli.