L’impresa familiare, anche in Basilicata, è fortemente diffusa, rappresentando la tipologia di composizione societaria maggioritaria. Questa, però, ha una sfida complicata da affrontare: la prova della sopravvivenza al passaggio generazionale. Spesso, infatti, le dinamiche familiari mettono a dura prova il trasferimento della proprietà o della gestione alle nuove generazioni. Per questo motivo il gruppo Giovani Imprenditori di Basilicata, ha voluto dedicare un evento a questo specifico argomento, che si è svolto questa mattina nella sede di Confindustria Basilicata, a Potenza.
“Si tratta di uno dei terreni di confronto per noi più interessanti – ha detto il presidente GI Basilicata, Francesco D’Alema – Rappresenta, per ognuno di noi, una sfida complicata ma necessaria portare avanti e integrare identità e storia familiare aziendale con innovazione e ammodernamento”. “Servono intraprendenza, creatività e impegno affinché possa avvenire con successo”, ha aggiunto D’Alema, ricordando il che i Giovani Industriali di Confindustria hanno voluto istituire il premio nazionale “Un affare di famiglia”, proprio per valorizzare quei giovani imprenditori che hanno avuto attenzione e dedizione nel proseguire e migliorare il lavoro dei proprio genitori, consolidando e facendo crescere il patrimonio aziendale ereditato.
Una sfida vinta con successo dai due imprenditori che questa mattina hanno portato il proprio contributo ai lavori: il CEO di Lucano 1894, Francesco Vena, che rappresenta la quarta generazione dell’azienda lucana nota in tutto il mondo per il suo prodotto d’eccellenza, cioè l’Amaro Lucano; e il presidente di Officine Egidio Brugola, Jody Brugola, che a causa di un imprevisto, non ha potuto partecipare al convegno ma ha affidato la sua personale esperienza a un video messaggio.
“Un convegno che abbiamo voluto – ha aggiunto il presidente di Confindustria Basilicata, Pasquale Lorusso – nell’ambito delle iniziative promosse per fornire ai nostri imprenditori strumenti di crescita delle proprie attività imprenditoriali e quindi, di conseguenza, anche per il territorio. La capacità di innovazione rimane fondamentale per la sfida della competitività e le nuove generazioni sono i naturali depositari di conoscenze e competenze ad essa funzionali.”
Gli interventi tecnici del notaio Antonio Di Lizia , del presidente dell’Unione giovani dottori commercialisti di Potenza, Nicola Pisani, e del professore di diritto commerciale dell’Unibas, Mauro Serra, hanno chiarito quali sono gli istituti giuridici e gli strumenti finanziari per affrontare al meglio il passaggio generazionale e tutelare il patrimonio aziendale. Ne è emerso con chiarezza che le possibili soluzioni sono diverse e che la loro scelta dipende dalla valutazione della specificità dei singoli casi. La regola principale rimane una: il passaggio generazionale va programmato in largo anticipo e accompagnato nel tempo.
Infine, è intervenuto Gianni Fuorlega, amministratore delegato di Kleros srl, società specializzata nella consulenza patrimoniale che ha illustrato alcuni casi specifici e le relative soluzioni per proteggere, conservare e trasmettere il patrimonio familiare aziendale.