“La protesta ieri a Potenza, davanti la Regione, dei lavoratori precari del Po Fesr, sostenuta dai sindacati confederali di categoria, va nella stessa direzione dell’iniziativa che IdV ha avviato per abolire le leggi Fornero e per affermare il principio che nessun lavoratore precario debba tornare a casa”. E’ quanto afferma la segretaria regionale di IdV Maria Luisa Cantisani che aggiunge: “nel caso di lavoratori che hanno svolto attività di assistenza tecnica alla Pubblica Amministrazione (Regione) la situazione che si è creata è ancor più ingiusta perché a decidere di fare a meno di queste esperienze professionali è una controparte pubblica. Il rischio che ravvisiamo inoltre – continua – è di alimentare una sorta di guerra tra poveri tra vecchi e nuovi precari quanto invece l’obiettivo centrale da raggiungere è il superamento di ogni forma di precariato nel pubblico come nel privato. Né è possibile fare discontinuità sulla pelle dei precari. Con la nostra proposta di legge d’iniziativa popolare, depositata in Cassazione, vogliamo creare lavoro e, di conseguenza, abolire le leggi Fornero, quelle norme vergognose che in un solo colpo, hanno distrutto lavoratori e datori di lavoro ed hanno portato gli esodati a diventare disoccupati e i precari ad essere più precari. Siamo inoltre seriamente preoccupati perché i nuovi provvedimenti annunciati dal Governo Renzi (Jobs act) potrebbero alimentare altro precariato”.
Nell’evidenziare che “anche la Basilicata è tra le regioni che più hanno risentito degli effetti nefasti della riforma Fornero”, Cantisani ribadisce l’impegno di IdV alla tutela di diritti come quelli degli 87 lavoratori precari addetti al PO FESR.
Mar 15