Sarà inaugurato il 13 novembre a Castelluccio Superiore (PZ) il primo Conservatorio etnobotanica d’Italia, nell’ambito di una due giorni tutta dedicata ai “semplici”, le piante officinali. Il Conservatorio si presenta come un vero e proprio centro di ricerca e documentazione per lo studio della botanica applicata ed etnobotanica, e ospita tra l’altro un erbario della flora lucana e mediterranea, una xiloteca, una gemmoteca, una collezione botanica, una biblioteca tematica, l’Hortus Basiliano, con varietà officinali e fitoalimurgiche lucane.
L’evento di Castelluccio è promosso dalla Fondazione VOS Onlus, che già aveva sostenuto di recente l’edizione 2021 di “BotanicuM”, l’incontro scientifico annuale di aggiornamento professionale sulle piante officinali, realizzato nel settembre scorso in collaborazione con l’ALSIA, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura, e con la società benefit EVRA Italia srl di Lauria (PZ).
“Da poco meno di 10 anni – ha commentato il diretto dell’ALSIA, Aniello Crescenzi – il settore delle piante officinali in Basilicata ha subito un forte incremento in termini di aziende, di superfici e di specie coltivate. Questo lo si deve molto all’impulso dato dall’Agenzia al comparto, attraverso i bandi per i campi dimostrativi di svariate specie, l’assistenza tecnica e l’animazione territoriale, e quindi alla nascita nell’area sud della Basilicata di una vera e propria microfiliera incentrata su un’azienda regionale di produzione di integratori alimentari, la EVRA (Estratti Vegetali Ricerca Applicata). Attualmente – ha aggiunto Crescenzi – la microfiliera associa quasi 50 piccole aziende dislocate su tutto il territorio regionale, per una superficie complessiva di oltre 50 ettari”.
Luogo didattico teorico-pratico esperienziale, il Conservatorio si propone come abbecedario floristico delle specie utili alimentari, aromatiche, artigianali, curative e cosmetiche, per ricercare, studiare e ricostruire, la conoscenza sedimentata nei secoli del ruolo dei vegetali per la vita sana. Questo grazie anche alle “misule”, i tipici terrazzamenti della zona spesso quasi invisibili persino a chi entri in paese, se non si varca la soglia di una abitazione. Qui il Conservatorio ripropone una ricostruzione in maniera “diffusa” di 3 ambiti tematici che raggruppano le specie officinali a seconda dell’utilizzo, delle epoche storiche e della provenienza geografica: il Giardino dei Semplici, quello monastico e quello delle fragranze.
Il ricco calendario della manifestazione prevede un incontro il 13 novembre, con inizio alle ore 10:00, nel corso del quale interverranno i sindaci di Castelluccio Superiore e Castelluccio Inferiore, Giovanni Ruggiero e Paolo Campanella, il presidente del Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, il direttore dell’ALSIA, Aniello Crescenzi, Vincenzo Salamone ed Egidio Salamone, rispettivamente presidente e coordinatore dei programmi socioculturali della Fondazione VOS Onlus, Carmine Lupia, direttore del Conservatorio, e Giovanni Canora, coordinatore didattico. Nel pomeriggio del 13, con inizio alle ore 15:00, visita al “museo diffuso” e poi, a seguire, il corso esperienziale con piante tintorie e fitoalimurgiche. Il giorno successivo, il 14 novembre, con inizio alle ore 9:00, laboratorio di colorazione e preparazione di tessuti con raccolta di piante officinali coloranti, e visita al sito produttivo Sveba/Evra in località Galdo a Lauria.