Si terrà il prossimo 13 gennaio, a Venosa, l’evento commemorativo promosso dalla Flai Cgil e dalla Camera del lavoro di Venosa per ricordare Rocco Girasole, il giovane bracciante ucciso a Venosa durante uno sciopero. Il segretario generale della Flai Cgil di Basilicata, Vincenzo Esposito, deporrà una corona floreale davanti alla targa a lui dedicata, in piazza Vincenzo Tangorra.
È il 13 gennaio del 1956 quando a Venosa circa 300 braccianti si muovono per ripulire dal fango via Roma: vi sono finanziamenti per asfaltare la strada ma sono fermi da mesi. I lavoratori decidono a quel punto di uscire da uno stato di attesa e di forzata inattività dovuto allo sciopero, scegliendo di impiegare volontariamente la propria forza lavoro al servizio della comunità in opere di pubblica utilità. L’intervento brutale della polizia interromperà la pacifica manifestazione di protesta, procurando scontri con i manifestanti che porteranno alla morte di Rocco Girasole.
Oggi Venosa, con il dilagante fenomeno del caporalato e dello sfruttamento dei braccianti stranieri, è purtroppo teatro di un altro scenario che trova però fondamento nello stesso principio, il diritto al lavoro. L’iniziativa vuole essere pertanto l’occasione per educare ai temi dell’accoglienza, dell’integrazione, della convivenza civile, incoraggiare al dialogo e promuovere lo sviluppo di una società fondata sul rispetto della diversità̀ dell’immigrato, della sua cultura. Venosa, oggi come nel passato, è simbolo della lotta ai diritti e alla legalità.