Nessuna fuga o arretramento ma solo l’intento di sottrarre dibattito e ricerca delle migliori più rapide e concrete soluzioni alle invasività di situazioni di crisi che pure devono trovare appropriate sedi e soluzioni.
Il confronto sulla Valbasento avrà luogo a Potenza venerdì 16 novembre con inizio alle ore 9,30 presso la Regione Basilicata. Si è reso necessario un ulteriore definitivo aggiornamento , al fine di contemperare le esigenze poste, per la concomitanza di altre iniziative sindacali, dalle Associazioni sindacali e imprenditoriali, le quali hanno confermato la presenza e la attiva partecipazione ai lavori.
Dovrebbe essere in ogni caso apprezzata con serenità la ragione che ha indotto il Governo regionale a organizzare secondo modalità diverse il confronto sulle prospettive di rilancio sulla Valbasento, motivata solo dall’intento di sottrarre dibattito e ricerca delle migliori più rapide e concrete soluzioni alle invasività di situazioni di crisi che pure devono trovare appropriate sedi e soluzioni.
Nessuna fuga o arretramento, quindi, ma l’esigenza di garantire il clima idoneo per analisi e soluzioni che sono sollecitate da una condizione di crisi che merita di essere trattata adeguatamente e non interdetta da pur legittime manifestazioni di protesta, anche per la serietà metodologica, il serio approfondimento collegiale e l’appropriata interlocuzione con tutti i soggetti istituzionali e sociali che hanno caratterizzato il lavoro preparatorio del confronto.
La Valle del Basento costituirà poi l’approdo finale e pubblico dell’attività avviata dal Governo regionale quale conferma dell’impegno che è stato posto nel lavoro di impostazione e nel valore che viene attribuito alla iniziativa, in un teatro di crisi che è considerato prioritario.
La trasmissione in diretta di tutte le fasi dell’incontro e di quelli che seguiranno varrà, dal suo canto, a togliere pretesti a quanti immaginano che non si vogliano rendere pubblici e trasparenti tutti i passaggi del confronto.
Luca Braia, Consigliere regionale PD: “La politica non arretra ed il Partito Democratico rilancia il confronto sul territorio”
Non conosciamo paure e non ci sono arretramenti.
Con umiltà, tanta responsabilità e consapevolezza, continueremo a garantire presenza e confronto in ogni angolo della nostra regione, proprio perché siamo consapevoli delle tensioni economiche e sociali oggi esistenti in Italia ed in Basilicata, su temi dello sviluppo, su quelli ambientali ed occupazionali, aggravati dai contesti nazionali ed internazionali ed enfatizzati spesse volte da esponenti politici, che pur dalle comode posizioni di maggioranza, pensano di essere perennemente in campagna elettorale, parlando per slogan e strumentalizzando ogni circostanza pur di accaparrare quello che oggi appare il facile consenso dell’antipolitica, deriva qualunquista che prima o poi travolge tutti.
Tutti hanno il diritto di criticare, nessuno può permettersi, di irridere o apostrofare con aggettivi offensivi le iniziative politiche autonome dei gruppi politici, dei singoli consiglieri o dei rappresentanti a vario titolo del consiglio o del governo regionale che magari non si comprende come, in che maniera ed a che titolo si continua a sostenere.
Le ultime esternazioni del collega Benedetto, in concomitanza dell’iniziativa sul Turismo programmata dal Gruppo Pd per il 5 Novembre scorso, contenenti strumentali inesattezze, hanno avuto esclusivamente il merito di esasperare il clima già teso in una comunità che merita con atti concreti, senza slogan e spot elettorali, segnali di attenzione da parte non solo della sanità lucana rispetto al presidio di Tinchi, ma anche di investimenti utili a rilanciare lo sviluppo e l’occupazione in un’area come quella dell’arco ionico in cui proprio il turismo insieme al rilancio della Val Basento, da bonificare, può ridare prospettiva di sviluppo ed occupazione all’intera Basilicata.
È proprio per la estrema delicatezza dell’argomento, intorno al quale si gioca il futuro di una intera comunità, al fine di istruire al meglio con tutti gli attori istituzionali e sociali interessati direttamente al tema del rilancio dell’area industriale della Val Basento che và compresa e condivisa la scelta del rinvio di qualche giorno, annunciato dagli assessori Viti e Pittella.
E’ per questo che và respinta e condannata ogni forma di demagogica e fuorviante interpretazione forbita di improbabili riferimenti storici utili solo ad alimentare una inutile e sterile polemica nei confronti del Partito Democratico e di un Centro Sinistra, che a questo punto sarebbe opportuno valutare l’opportunità di riorganizzare e ricompattare sui valori fondamentali della lealtà e del rispetto personale, politico ed istituzionale e sulla base di un programma che riesca a coniugare in chiave moderna efficiente pragmatismo, sano realismo ed ambizioso, equilibrato ed innovato protagonismo territoriale.
Non è il luogo della discussione che interessa ai cittadini della Val Basento o della Provincia di Matera ma la scelta sulla destinazione concreta degli investimenti infrastrutturali e produttivi che si andranno a compiere, scelte che devono porre le condizioni per migliorare la competitività di quei territori e generare lo sviluppo auspicato; non è solo una comunicazione più o meno efficace che convince i cittadini che si è difensori di una idea di Basilicata e di una comunità, servono buoni esempi, serve presenza e contributo qualificato di idee e di proposte da elaborare sul territorio e riportare nei luoghi deputati al confronto ed al dibattito rappresentato dalle commissioni e dai consigli regionali, è quello il momento delle decisioni e delle scelte …… peccato che in un momento importantissimo in cui in consiglio regionale si decideva in merito al “riordino delle Province ” e si votava una subordinata che vedeva Matera come possibile capoluogo della provincia unica di Lucania qualcuno che oggi “urla” era “sciaguratamente” assente.
Luca Braia, Consigliere regionale PD
Nicola Benedetto, Consigliere regionale PD su Conferenza Valbasento: “Sciagurata decisione di ritiro strategico”
Dichiarazione Nicola Benedetto, consigliere regionale IdV: sciagurata decisione di “ritiro strategico della Conferenza Valbasento.
La sciagurata scelta di rinvio della Conferenza regionale sulla Valbasento con l’altrettanto sciagurata decisione di “ritiro strategico” nel Palazzo della Giunta a Potenza, che mi ricorda l’editto del generale Badoglio per mettere in salvo re Vittorio Emanuele e la famiglia reale, ha prodotto l’unico risultato, ampiamente previsto, di una legittima e fondata campagna di comunicazione contro il Governo Regionale in fuga dalla gente. Valgono per tutti, i titoli assai significativi di due quotidiani regionali (che mi auguro trovino spazio nel quotidiano online BasilicataMezzogiorno): Il Quotidiano della Basilicata con “Valbasento, la politica ha paura”; La Nuova del Sud con “Ora la Regione se la fa sotto”.
Condivido in pieno le valutazioni e le osservazioni che provengono dai giornali perché l’atteggiamento assunto dagli assessori Viti e Pittella, “padri luminari” della Conferenza, non solo risulta da tempo inconcludente, specie nel merito dei numerosi problemi della Valbasento, incancreniti a causa di irresponsabili ritardi, ma produce un danno di immagine per l’intera istituzione regionale al punto da richiedere un immediato intervento del Presidente De Filippo per ripristinare comportamenti con regole improntate innanzitutto al rispetto dei cittadini, della democrazia e della trasparenza.
Mi sembra sin troppo chiaro che tenere la conferenza sulla Valbasento a Potenza si svuota completamente di quegli obiettivi, sia pure ancora nebulosi, annunciati alla vigilia, anche perché, come è facile immaginare, sarà segnata da importanti e pesanti diserzioni.
Evidentemente, si continua a sottovalutare il vero ed unico rischio che mi ostino da tempo a segnalare agli uomini dei Palazzi del potere regionale di viale Verrastro: la sfiducia nelle istituzioni e nella politica non si recupera rinchiudendosi nei Palazzi, ma favorendo l’ascolto e il dialogo con i cittadini sui territori. Dunque la Conferenza da tenere in Valbasento può rappresentare una prima occasione di ripresa e rilancio del confronto, a condizione che i diretti interessati, i lavoratori, i cassaintegrati e quelli da anni in mobilità, i titolari di imprese che operano in Valbasento, le amministrazioni locali, siano messi nella possibilità di partecipazione diretta. Altrimenti, viene meno ogni motivazione alla base dell’iniziativa che diventa un’ennesima riunione tra politici ed assessori, magari con la rappresentanza sindacale ed imprenditoriale.
Per me siamo ancora in tempo – e il Presidente De Filippo deve esserne consapevole – : si ritrovi il coraggio di sconvocare quella parvenza di Conferenza inutile a Potenza programmata per il 14 prossimo e si indichi una nuova data con la conferma della sede a Ferrandina.
Nicola Benedetto, Consigliere regionale PD
Conferenza Valbasento; DC: “Giunta regionale torni indietro”.
“Di fronte alla crescente emergenza sociale e civile che senso ha rinchiudersi nei Palazzi e avere paura del contatto con la gente? Mi riferisco alla decisione della Giunta Regionale di allontanare da Ferrandina, per evitare contestazioni, la Conferenza Regionale sulla Valbasento che continua a rappresentare una delle emergenze nell’emergenza tutta lucana”. A sostenerlo è il segretario regionale della DC-Libertas Giuseppe Potenza per il quale “il Governo Regionale si difende con la tesi che l’iniziativa, sulla quale pure sono accese le aspettative dei cassaintegrati ed operai in mobilità già da un quarto di secolo, sarà trasmessa in diretta via web e quindi tutti potranno vederla. Ma che democrazia è questa del web? Si finisce per dar ragione al “metodo politico” di Grillo e cioè che la politica e i partiti devono essere liquidi (sino a scomparire del tutto) e i cittadini hanno il pc come unico strumento per far politica e comunicare con gli ultimi politici che resteranno prima dell’avvento della Terza Repubblica.
In tanti hanno preso posizione contro un atteggiamento a dir poco incomprensibile, voglio credere, dettato dagli assessori Viti e Pittella e subito dal Presidente De Filippo. Credo – afferma Potenza – che tornare indietro sui propri passi consenta di riacquistare credibilità tra le nostre comunità ammettendo di aver compiuto un errore di valutazione”.
bla bla bla bla…
se non si tratta di fuga di cosa si tratta?
il “palazzo” ha paura del confronto con la gente, questa l’amara verità!
Come dice bene Nicola Benedetto averla spostata nel capoluogo di regione e fra un po unico anche di provincia, ne svuota gli obbiettivi seppur nebulosi annunciati alla sua convocazione dagli assessori Viti e Pittella.
De Filippo se hai coraggio riconvoca l’assise a Ferrandina, nella Valbasento!