Lunedì 21 febbraio 2022 dalle ore 9 è in programma “Made in Sud: tra tradizione e innovazione”, un evento on-line interamente dedicato alle potenzialità manifatturiere del meridione, realizzato in collaborazione con l’Università della Calabria, l’università degli Studi di Palermo, l’università degli Studi della Basilicata e il Cluster Tecnologico Nazionale Made in Italy (Cluster MinIT). Le tavole rotonde presentate durante l’incontro coinvolgeranno accademici, imprenditori e importanti soggetti del Made in Italy nel sud Italia.
Il Made in Italy porta con sé valori di gusto, saper fare e tecnica. Questa convergenza di saperi incorpora dentro di sé la cultura e la conoscenza dell’Italia, l’intersezione fra arte, scienza e tecnologia che produce e costruisce un valore unico e riconoscibile in tutto il mondo.
Nel corso degli anni il sistema socio-economico del Made in Italy ha subito evoluzioni che hanno impattato su produzioni e mercati nelle varie aree, creando divergenze interne fra le aree produttive del nostro Paese. In quest’ultimo periodo di sconvolgimento, dovuto all’emergenza globale del Covid-19, pare estremamente importante effettuare una lettura chiara e obiettiva delle peculiarità del made in Italy nelle aree del sud Italia e proporre interventi adeguati ad un nuovo ed efficace sviluppo.
Made in Italy nel Sud vuole promuovere confronti e analisi degli scenari e delle modalità di fare Made in Italy nei territori del meridione, concentrando la sua attenzione sull’importanza che rivestono cluster e associazioni di settore per i territori coinvolti, sulle possibilità di sinergie che possono nascere fra diversi settori e filiere e sulle opportunità che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza offre per l’imprenditoria italiana.
Questo appuntamento vuole offrire punti di vista di partenza e spunti di riflessione, creando un’azione sistemica indirizzata all’intrecciare una sinergia fra la pluralità di soggetti e attori di riferimento che costituiscono il Made in Italy del meridione, con il fine di stimolare una visione ed un’azione a 360 gradi sulle politiche manifatturiere “Made In”.
La prima tavola rotonda della giornata sarà “L’innovazione nel Sud Italia: il ruolo dei vari attori e la funzione di associazioni e cluster di settore”. Ne discuteranno Alessia Bivona di Confindustria Sicilia, Luca Colacicco di Falegnameria Colacicco, Giuseppe Iacobelli del Cluster MinIt, Edoardo Imperiale/Claudia Florio della Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e Raffaele Vitulli del Cluster Basilicata Creativa. Modererà la conversazione Pietro Pantano dell’Università della Calabria.
“Sinergie tra territori: tra tradizione, identità e innovazione” il secondo incontro della mattina, vedrà ospiti Fortunato Amarelli di Confindustria Cosenza/DIH Calabria, Fausto Orsomarso della Regione Calabria, Antonella Guida dell’Università degli Studi della Basilicata, Carmelo Frittitto della Regione Sicilia e Nino Scarcella di Egoitaliano. A moderare il workshop Viviana Trapani dell’Università degli Studi di Palermo.
Il terzo panel, che chiuderà la giornata, sarà “Il PNRR: opportunità e sfide”, con gli interventi di Aldo Ferrara di Unindustria Calabria, Livan Fratini dell’Università degli Studi di Palermo, Mario Maiolo dell’Università della Calabria, Carlo Palmieri di Sistema Moda Italia e Silvana Pezzoli del Cluster MinIt. Modererà gli interventi Mauro Sampellegrini di Sistema Moda Italia.
“Made in Italy nel Sud: tra tradizione e innovazione” potrà essere seguito in diretta sulla piattaforma zoom, iscrivendosi sul sito web dell’evento, creato sulla piattaforma eventbrite.
Ulteriori notizie sull’iniziativa e gli speaker saranno consultabili attraverso il canale social Linkedin (del cluster Made in Italy) e sito https://www.clusterminit.it/
Cluster Tecnologico Nazionale del Made in Italy (Cluster MinIT), è uno dei cluster riconosciuti dal Ministero dell’Università e della Ricerca. È composto dai principali enti pubblici e privati operanti sul territorio nazionale nell’ambito della ricerca industriale, la formazione e il trasferimento tecnologico. Fanno parte del cluster MinIT primarie le imprese, università, enti di ricerca, start-up, incubatori e altri attori attivi nel campo dell’innovazione. Gli interessi strategici del Cluster Made in Italy sono moda, arredamento, cibo, design e creatività. L’intenzione del cluster è quello di supportare la crescita economica e sostenibile nei settori di sua competenza, operando in coerenza alle agende strategiche comunitarie e nazionali e locali.
L’Università della Calabria (UNICAL), fondata nel 1972, è il più grande campus universitario in Italia, organizzato in 14 Dipartimenti a cui afferiscono numerosi Laboratori di ricerca di rilevanza internazionale e diverse sedi del CNR. L’UNICAL è un’istituzione pubblica dotata di personalità giuridica finalizzata alla ricerca scientifica, alla formazione culturale e al progresso civile della società. Il perseguimento di questi obiettivi spinge l’Università a promuovere collaborazioni con altre organizzazioni pubbliche e private, nazionali e internazionali, con la Regione e i suoi enti locali. Particolarmente attenta all’internazionalizzazione, alla gestione delle relazioni e delle attività di cooperazione e alla mobilità internazionale, nonché alla valorizzazione dei risultati della ricerca e al trasferimento tecnologico, al sostegno e alla creazione di imprese innovative (Micro imprese, spin-off).
L’Università degli Studi di Palermo, fondata nel 1806 da Ferdinando III di Borbone, re di Napoli e delle Due Sicilie che trasforma l’Accademia Panormitana degli Studi in Università, è un mega Ateneo, egualmente orientato alla didattica, alla ricerca e alla terza missione, la cui attuale offerta formativa è costituita da 134 corsi di studio tra lauree, lauree magistrali a ciclo unico e lauree magistrali, 31 scuole di specializzazione, 21 dottorati di ricerca.
L’Università della Basilicata nasce dopo il sisma del 1980, con la legge per la ricostruzione (n. 219/81). I corsi iniziarono a Potenza, nel 1982, prima nel polo del Rione Francioso e poi nel 2000 nel Campus di Macchia Romana. Nel 1992 fu aperta la sede di Matera, in due strutture, fino al 2019, quando è stato inaugurato il Campus universitario di via Lanera. Sono 6 le Strutture Primarie (4 Dipartimenti e 2 Scuole) nelle sedi di Potenza e Matera: i Dipartimenti delle Culture Europee e del Mediterraneo: architettura, ambiente, patrimoni culturali (DiCEM), di Matematica, Informatica ed Economia (DiMIE), di Scienze (DiS), di Scienze Umane (DiSU), le Scuole di Ingegneria (SI-UniBas) e di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari ed Ambientali (SAFE).
Feb 16