Rosalba Guglielmi, rappresentante del Coordinamento Regionale USB Basilicata in una nota annuncia lo sciopero generale USB e manifestazione nazionale a Taranto per la giornata di venerdì 29 noveombre. Di seguito la nota integrale.
Così come abbiamo già fatto in occasione del precedente sciopero mondiale per l’ambiente del 27 settembre scorso anche per il prossimo 29 novembre l’USB ha indetto uno sciopero nazionale di adesione, incardinando tale iniziativa a sostegno della vertenza e delle iniziative messe in campo dalla struttura USB ex ILVA di Taranto sulla chiusura dell’area a caldo e quindi delle fonti inquinanti della fabbrica per sottrarre Taranto ai veleni che lo stabilimento produce e la città e cittadini subiscono
. I recenti sviluppi della situazione, con il recesso da parte di Arcelor Mittal dagli impegni assunti con il governo e le parti sociali in ordine al futuro dello stabilimento e all’ambientalizzazione del sito produttivo e del territorio hanno fatto precipitare una situazione di per sé già drammatica dal punto di vista ambientale, lavorativo e industriale. La fortissima tensione che si è creata in questi giorni intorno al futuro dello stabilimento rischia di precipitare in un nuovo accordo tra governo, azienda e sindacati concertativi avente per obbiettivo il soddisfacimento delle richieste di Arcelor Mittal in ordine ai licenziamenti, alla riduzione della produzione e allo scudo penale.
L’USB ha quindi deciso di mettere in campo una forte iniziativa, di lungo respiro e di carattere confederale che ponga al centro, a partire dalla vicenda ex Ilva, la salvaguardia della salute e della vita delle popolazioni, il risanamento ambientale completo e la bonifica del sito produttivo, la certezza del salario per i lavoratori dell’acciaieria e dell’indotto.
Abbiamo quindi deciso di cogliere l’opportunità dello Sciopero mondiale per l’Ambiente proclamato da Friday For Future per il prossimo 29 novembre per collocare in quella giornata lo Sciopero generale dell’USB, che entra anche in dialettica con le sorti della legge di stabilità che proprio in quei giorni sarà alla discussione definitiva, per convocare simbolicamente a Taranto una Manifestazione nazionale a difesa della città, del futuro produttivo del Paese, contro ricatti delle multinazionali e le svendite di Cgil, Cisl, Uil, per dirottare sull’ambiente e sull’intervento pubblico le risorse del Paese. Lo sciopero e la manifestazione saranno precedute da una grande Assemblea operaia, il 28, aperta anche alla città, in cui esporremo e discuteremo, con la partecipazione di delegazioni provenienti dalle aziende in crisi da tutta Italia, con tutti coloro che vorranno interloquire con noi, il nostro punto di vista e il nostro progetto.