Come sarà il commercio al dettaglio del futuro? Riusciranno i negozi locali a stare al passo con l’avanzamento digitale e tecnologico o verranno schiacciati dai grandi marketplace online? Il settore retail sta mutando velocemente tra acquisti online, consegne a domicilio sempre più veloci, app per smartphone, cashback e recensioni. Alcune aziende sono state costrette fin da subito a lavorare sul web, traendone un discreto vantaggio, per esempio il settore dei casinò che in Italia è autorizzato solo in tre sedi fisiche (Saint-Vincent, Sanremo e Venezia). Infatti, una piattaforma online come https://librabet.com/it/ riesce a unire i giochi da casinò e le scommesse sportive offrendo un luogo di svago ai cittadini di tutta Italia.
Un altro esempio di successo è Supermercato24, il primo player italiano della spesa online, una piattaforma che ospita i principali supermercati, permettendo di selezionare i propri prodotti preferiti da farsi consegnare comodamente a casa. Un’idea in controtendenza al concetto di spesa di quartiere ma che nell’ultimo triennio ha stabilito una crescita del 260% all’anno.
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Ormai da qualche anno, i consumatori sono sempre più attenti a quello che acquistano (controllando origine e tracciabilità) e alle modalità con cui lo fanno (attenzionando privacy e sicurezza digitale). Intanto, la necessità di stare al passo con i tempi ha dato il via a nuove modalità di vendita: marchi come Motivi o Elena Mirò offrono uno shopping interattivo, ovvero mettono a disposizione dei clienti una personal shopper online, capace di fornire i giusti consigli per una sessione di acquisti personalizzata.
In un periodo di rapidi cambiamenti, un’azienda riesce a sopravvivere e a prosperare non sulla base delle sue dimensioni ma sulla capacità di anticipare le novità. Perciò, i negozi devono sfruttare il meglio del passato per riprogettare il loro core business del futuro, partendo da nuovi meccanismi d’interazione con il consumatore. Ma come?
Spostando l’attenzione dal prodotto in sé al servizio offerto, dando più importanza al cliente come persona e non come semplice acquirente. Il punto vendita, sia fisico che online, diventa così un luogo di aggregazione multisensoriale, in grado di fornire una gratificazione immediata in termini informativi ed emozionali, uno spazio fuori dal tempo dove ognuno può sentirsi al centro dell’attenzione. La grande discriminante a decretare il successo o il fallimento di un negozio, sarà dunque la sua capacità di sapersi innovare e di saper vendere un’esperienza interattiva e personalizzata a 360°. La ricetta vincente è trasformare lo shopping in un momento divertente dove socializzare, condividere passioni e vivere emozioni positive.
Sono gli stessi consumatori a chiedere un cambiamento in questo senso e ogni negozio, se vuole avere successo nell’online, deve rispettare una serie di attese: coinvolgimento sui social, promozioni personalizzate, sito web costantemente aggiornato. A cambiare è il concetto stesso di negozio, non più inteso come luogo di mero acquisto ma come spazio esperienziale: una piattaforma che intrattiene offrendo contenuti di qualità e che permette lo scambio di opinioni con persone che condividono le stesse passioni.
I negozi di domani dovranno puntare a creare connessioni emotive e un legame personale prima ancora che occuparsi della vendita. Questo è il segreto che i piccoli negozi al dettaglio devono comprendere e far proprio se vogliono sopravvivere e prosperare nel futuro.