Giuseppe Bruno è stato eletto, qualche giorno fa, vice presidente nazionale del gruppo cooperativo Cgm il più grande network di imprese sociali in Italia. A Milano si è riunita l’assembra dei soci che ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione confermando alla presidenza Stefano Granata per il prossimo triennio ed eleggendo Bruno a vice presidente.
L’assemblea è stata un’occasione per ripercorrere la strada intrapresa finora dal Gruppo CGM e per delineare le sfide dei prossimi tre anni.
“È un onore per me – afferma Giuseppe Bruno – la vicepresidenza Cgm che alimenta e rafforza l’impegno per essere a disposizione delle nostre imprese sociali pronte a vivere un momento di nuovo sviluppo in una nuova logica e con una visione che deve sapere coniugare welfare e sviluppo locale”.
Ridisegnare la rete è stato uno dei temi dibattuti a Milano, per passare dalla struttura “monolitica” dei consorzi tradizionali a un sistema dinamico costituito da consorzi più agili, cooperative, imprese sociali, gruppi cooperativi, nuovi vettori imprenditoriali profit – non profit: un progetto certamente più interessante per il prossimo triennio ma che sarà anche più complesso da gestire. “In quest’ottica CGM si deve posizionare nella “terra di mezzo” – afferma Stefano Granata – tra mercato pubblico e mercato privato, unendo le forze positive e le risorse che provengono da entrambi i settori”.
Il Gruppo Cooperativo Nazionale Cgm (Consorzio Gino Mattarelli) è la più grande rete italiana di imprese sociali. Nata nel 1987, oggi la sua base sociale è costituita da 70 consorzi territoriali, distribuiti in tutte le regioni, che coordinano l’attività e l’iniziativa di circa 884 cooperative con oltre 10.000 unità operative di servizi presenti da nord a sud e 700.000 famiglie che usufrui
Giu 04