Giovedì 31 ottobre 2024 dalle 9,30 s in piazza Mario Pagano a Potenza i pensionati della Cgil di Basilicata saranno in presidio per la manifestazione “Il potere d’acquisto logora chi non ce l’ha”. Di seguito i particolari.
“Il potere d’acquisto logora chi non ce l’ha”. È questo lo slogan scelto dai pensionati della Cgil di Basilicata che per protestare contro una legge di bilancio inadeguata, che non tiene conto dei bisogni delle persone. L’appuntamento rientra nella mobilitazione nazionale indetta dallo Spi Cgil e partita il 28 ottobre.
“Rivendichiamo la tutela del potere d’acquisto, un sistema previdenziale che sappia garantire il giusto diritto alla pensione, risposte su sanità, non autosufficienza e fisco nel segno dell’equità e dell’universalità – spiega il segretario generale Spi Cgil Basilicata, Angelo Summa – Il governo prepara un’altra legge di bilancio che impoverisce il Paese e non possiamo permettercelo. Le pensioni non vengono rivalutate, il potere d’acquisto diminuisce e un fisco ingiusto condona gli evasori, prelevando invece soldi dalle pensioni come fossero un bancomat. Vogliamo difendere le pensioni, chiedere un fisco più equo, una vera legge sulla non autosufficienza e una sanità pubblica degna di questo nome”. Per Summa “il governo, nella legge di stabilità in fase di discussione, non sta fornendo risposte concrete. E nessuno si azzardi a dire che i pensionati sono dei privilegiati e che difendono il loro “status”, o ancor peggio che stanno rubando il futuro alle prossime generazioni. I pensionati sono solidali per natura, costruiscono ponti con i propri nipoti e figli, sostituiscono e sostengono le famiglie laddove lo Stato non fa il proprio dovere, fanno volontariato, tengono vive e unite le comunità sul territorio. Noi tutto ciò vogliamo continuare a farlo, per questo scendiamo in piazza”.
Tra le ragioni della mobilitazione, la legge sulla non autosufficienza “conquistata grazie alle mobilitazioni dei sindacati ma ancora inattuata perché non adeguatamente finanziata per garantire a tutte e tutti il diritto alle cure e all’assistenza – precisa Summa – La legge sulla autonomia differenziata, approvata dal Parlamento, non garantisce uguali diritti per cittadini e cittadine d’Italia e peggiorerà l’economia e lo stato sociale non solo del Mezzogiorno, ma anche delle regioni del nord, penalizzando l’intero Paese”. Quanto alle pensioni, “oggi la tassazione su pensionati e pensionate pesa il doppio della media europea. Tutte le pensioni – afferma il segretario generale dello Spi Cgil lucano – hanno diritto a conservare il proprio valore nel tempo, non vanno penalizzati coloro che hanno sempre rispettato le regole, versato i contributi e pagato le tasse. Vogliamo una forte riduzione delle tasse a lavoratori e pensionati attraverso una riforma fiscale realmente redistributiva, che risponda a criteri di equità, solidarietà, progressività, a favore dei redditi medi e bassi. L’inflazione cumulata negli ultimi anni pari al 17,3% ha eroso drasticamente il potere d’acquisto delle pensioni, soprattutto delle più basse, per le quali l’inflazione reale è stata al 22,3%, costringendo pensionati e pensionate a tagliare le spese e a rinunciare a beni essenziali e cure. La rivalutazione dell’1% non potrà mai recuperare i 20 punti percentuali persi”. I pensionati scendono in piazza anche per la sanità pubblica e universale, per il diritto ad invecchiare in buona salute e a casa propria: “L’impoverimento del servizio sanitario pubblico, la mancanza di personale e le lunghe liste d’attesa – afferma Summa – hanno costretto cittadini e cittadine a rinunciare alle cure oppure a rivolgersi alla sanità privata, pagando di tasca propria servizi e prestazioni. Servono ingenti investimenti e un piano di assunzioni straordinario nel sistema sanitario pubblico. Chiediamo infine che il lavoro sia stabile, sicuro, tutelato e dignitoso, anche per garantire un sistema di welfare universale”.