“Il ruolo economico dell’Italia nel contesto europeo”. Questo il tema del nuovo incontro che ha coinvolto nella sala conferenze di Palazzo Viceconte il sociologo Domenico De Masi e l’imprenditore Oscar Farinetti per il ciclo di conferenze “Europa economica in Matera Capitale della Cultura 2019”, organizzato dalla Fondazione Eni Enrico Mattei a cura di Margareta Berg, imprenditrice da anni radicata a Matera.
Domenico De Masi, sociologo e professore di sociologia del lavoro, e Oscar Farinetti, imprenditore e fondatore Eataly. I due protagonisti dell’incontro hanno discusso sul ruolo economico dell’Italia nel conteso europeo, sulla base delle conoscenze ed esperienze professionali dei protagonisti in un incontro coordinato dal giornalista Eugenio Occorsio, capo servizio Affari e Finanza de La Repubblica.
Domenico De Masi fa il punto sul ruolo economico dell’Italia nel contesto europeo: “I Paesi al mondo sono 196, noi siamo l’ottavo paese al mondo su 196 per prodotto interno lordo. Siamo i secondi produttori agricoli d’Europa dopo la Francia e i secondi produttori industriali dopo la Germania. Siamo i primi produttori di moda e di post industriale, quindi design e innovazione. La nostra forza è molto superiore rispetto a quello che si vuol far credere in questo momento in cui tutto è una lamentazione. Dove non si lamentano, pensiamo a Milano, stanno facendo cose veramente grandi. Quindi il problema è non cadere nella trappola della lamentazione, tenere conto dei doveri che abbiamo e dei primati che dobbiamo mantenere e fare, produrre”.
E sulle prossime elezioni europee qual’è la posizione di De Masi: “Sicuramente non capisco come si fa a votare Salvini, per me è un ebete”.
Matera è un esempio da questo punto di vista per il riscatto del Sud visto che quest’anno è capitale europea della cultura? “Certo, Matera sta dimostrando che con la cultura si può fare più progresso che non con un’acciaieria o con un’azienda metalmeccanica e questo già basta”.
Oscar Farinetti, l’imprenditore che è riuscito ad esportare l’enogastronomia italiana in tutto il mondo, il 12 aprile scorso ha aperto un altro Eataly nel cuore di Parigi e i francesi hanno subito apprezzato a tal punto che da tre settimane c’è sempre fila per tre isolati. Il segreto del mio successo? “Credere che davanti a noi abbiamo un’autostrada. Nella grande distribuzione Carrefour e Auchan pur essendo nati 5 anni dopo Esselunga esportano in tutto il mondo, Esselunga no. Noi siamo il paese che nell’enogastronomia esporta meno di tutti in Europa, meno della Francia e della Germania. Io ho sempre pensato che noi abbiamo il Paese più bello del mondo con il 70% del patrimonio artistico del mondo e il numero più alto di siti Unesco, 54. Quindi davanti a noi abbiamo un’autostrada, non restava che alzare il sedere dalla sedia e da mercante ho deciso di raccontare e distribuire i nostri prodotti in tutto il mondo”.
Matera come punto di riferimento per rafforzare anche l’Europa in vista delle prossime elezioni del 26 maggio? “A Matera state dando un esempio straordinario, io dico che non bisogna fermarsi ad ora. Milano sta volando perchè ha fatto l’Expo nel 2015. I grandi risultati di questo sforzo che state facendo lo raccoglierete nel prossimo decennio ma è molto bello che voi abbiate accettato questa sfida, avete riempito Matera di eventi e cavalchiate quest’anno fortemente. Certo, vedetevi sempre come uno dei luoghi più belli d’Europa, non d’Italia.
E per le Europee cosa consiglia? “Di andare a votare, di pensare che è importante, che forse è ancora più importante di votare per l’Italia e consiglio sicuramente di non votare i partiti sovranisti. Il miglior modo per essere sciovinista è non esserlo”.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’incontro con Oscar Farinetti e Domenico De Mase (foto www.SassiLive.it)