3000 visitatori paganti nel Parco Museale Scenografico di Craco, 30.000 euro di incassi, 1 posto di lavoro a tempo indeterminato, 7 unità a progetto , 10 concerti , 2 masterclass , 5 mostre digitali, 2 mostre permanenti,4 produzioni pubblicitarie a diffusione intenazionale della nuova Audi 4 , della nuova Jaguar, 3 videoclip musicali, 2 produzioni cinematografiche che hanno interessato Craco, un docufilm tedesco indipendente nell’ambito delle attività dell’Università di Amburgo, tre incontri letterari con giovani autori e il grande scrittore Vittorio Russo con il suo “L’India nel cuore”.
L’uscita nella rubrica Fuori Orario di Ghezzi dell’ultimo lavoro del grande luigi Di Gianni con il suo “Il medico di Campagna” tratto dall’omonimo racconto di Franz Kafka. Un servizio per i visitatori anche in lingua inglese, una stima del 15% di turisti stranieri, Artisti internazionali ospitati a Craco e una finestra a New York all’Italian American Jazz Day grazie al Basilijazz. Riviste italiane e internazionali che si sono occupate di Craco , del suo fascino e della sua poesia.Banda larga satellitare , circa 1000 mq. di spazi per logistica e servizi . Il Comune di Craco ha investito con fondi diretti e indiretti nel 2012 circa 150.000 euro la regione ha investito circa 50.000 euro. A Craco Vecchia la regione in 3 anni ha investito 70.000 euro il comune oltre 250.000 euro.Il governo nazionale 0, niente. Qualcosa non torna I principali tour operator inseriscono Craco nei tour in Basilicata, ma anche in pacchetti nazionali ed europei. L’unico politico lucano che è venuto a Craco è stato Gianni Pittella nell’Aprile 2009 a portare il suo endorsement alla candidatura di Craco nella Watch List 2010 del World Monument Fund.Una strana Basilicata la nostra dove i politici ignorano i tesori e le risorse di questa terra e proprio su queste considerazioni intendo farne 2 che rimandano all’attualità politica regionale.Premetto che per me un politico regionale dovrebbe avere nel suo cuore e amare tutti i paesi e le contrade , tutti i cittadini lucani e non solo i suoi paesani, elettori , clientes. E questi dovrebbero garantire un ruolo della Basilicata in Italia e nel Mondo? con il loro campanilismo e localismo?
1- Sono ormai molti mesi che la classe politica regionale fa finta che non ci sia la crisi, non ci sia l’emergenza rifiuti, che non ci sia l’emergenza ambientale data dalla filiera del petrolio, che non ci sia l’emergenza criminalità organizzata. Uno studio commissionato dal Ministero degli interni ha evidenziato che la Basilicata insieme ad altre 3 regioni segna il tasso maggiore di crescita della criminalità organizzata e molti politici per “errore” , casualmente potremmo dire, prendono anche i voti di costoro.Non è uno spettacolo decoroso sopratutto perché tutti o più o meno tutti partecipano anche alle manifestazioni contro la criminalità.Tutto fa brodo ma i lucani sono attenti e non si faranno imbrogliare. Il sistema non regge più, anche i figli dei clientes emigrano e sono disoccupati e questo ormai non garantisce più neanche i consensi tradizionali, che prima erano certi Il rinnovamento della politica regionale non esiste al di la’ di qualche cooptazione giovanile. Che faremo nella prossima campagna elettorale ? Che fare? Apriamo una discussione pubblica.
2- Era ora che i colleghi sindaci della Val D’Agri scendessero in campo; era ora che il presidente De Filippo assumesse una posizione forte sulle politiche di Passera e Scaroni in Italia e in Basilicata.
Ho denunciato e fatto proposte con la mia lettera aperta da aprile scorso, abbiamo deliberato in consiglio comunale la moratoria sulle estrazioni petrolifere. Passera non dimentichiamolo ha voluto l’art. 16 della legge sviluppo , vuole anche lui l’addendum. Un po’ di soldi in più ma per favore tutti in silenzio e che non si dica che il petrolio porta inquinamento ambientale , gravi danni alla salute , un sistema di corruzione e di criminalità ecc. ecc.
Spero ora che De Filippo smetta insieme agli altri alti politici lucani compreso il senatore Bubbico, di pensare che i lucani, noi sindaci in particolare dobbiamo parlare ed esprimere le nostre convinzioni e metterle in pratica solo su loro autorizzazione, guardando spesso con fastidio l’autonomia politica che noi sindaci esercitiamo. Il Vento del Sud è arrivato anche in Basilicata, la nostra azione e le nostre idee sapranno fare il futuro di questa regione solo se sapremo costringerli ad aprie una fase nuova. Iniziamo in modo incisivo e proseguiamo con caparbietà e i risultati arriveranno.
Pino Lacicerchia Sindaco di Craco