Prosegue in questo inizio di nuovo anno il lavoro dell’ EBAB (Ente Bilaterale Artigianato Basilicata) sul fronte delle indennità per circa 3mila lavoratori e prestazioni per alcune migliaia di aziende artigiane della nostra regione in ambiti particolarmente penalizzati dalla pandemia. Sinora la spesa è stata di poco inferiore ai 10 milioni di euro con un numero complessivo di 1552 domande.
In proposito, il FSBA (Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato) comunica che nei prossimi giorni si procederà al pagamento diretto delle prestazioni ed al conferimento agli enti bilaterali regionali, tra i quali l’EBAB, della quota proporzionale di loro spettanza perché possano fare altrettanto. Si procederà con il criterio temporale: le pratiche completate prima registreranno i primi pagamenti.
Il Fondo ha fatto i conteggi: per pagare la cassa integrazione per il mese di novembre e per i mesi precedenti, per i lavoratori/imprese che hanno avuto la pratica completata in ritardo, servono circa 44 milioni. Al momento ne abbiamo a disposizione 34, conferiti dai ministeri in anticipo salvo rendicontazione e documentazione di come saranno stati impiegati.
Il fondo richiederà al ministero di poter disporre degli altri 10 milioni per chiudere le partite novembre e precedenti ed inoltre almeno una quarantina di altri milioni per poter procedere al pagamento della cassa integrazione di dicembre.
Nel frattempo, continuiamo ad occuparci della contribuzione correlata, cioè a versare all’Inps quanto ci viene richiesto per l’accredito della contribuzione collegata all’ammortizzatore sociale sui conti previdenziali delle lavoratrici e dei lavoratori.
Altre due partite importanti sono all’ attenzione del sistema della bilateralità artigiana: una soluzione per quanto riguarda le prestazioni di famiglia (i dipendenti che ricevono la cassa integrazione dal fondo degli artigiani sono restati praticamente gli unici a non ricevere l’assegno al nucleo familiare) e la vicenda collegata alla ingente somma messa a disposizione dal fondo fino dall’inizio della pandemia(si tratta di 260 milioni anticipati per i quali il fondo richiede la restituzione in modo da poter gestire con maggior serenità tutta la fase successiva alla chiusura dell’emergenza pandemica).
Amministratori e funzionari di Ebab e Fsba stanno seguendo con grande attenzione il dibattito in corso tra le forze parlamentari (con molti interventi di sollecitazione da parte delle forze sociali, anche del nostro comparto) con il quale si sta valutando l’opportunità di continuare l’intervento straordinario di cassa integrazione con la motivazione covid anche per i primi mesi di questo 2022, dal momento che lo stato emergenziale, dal punto di vista sanitario, economico e occupazionale non è certo concluso. Va da sé che, qualora venissero assicurate ulteriori risorse economiche a questo titolo, il fondo è pronto e capace di utilizzarle a sostegno del reddito dei dipendenti del comparto e, in buona sostanza, a supporto delle imprese artigiane. Se questo non dovesse avvenire, sarà compito delle parti sociali del comparto decidere come, con che tempi, con quali caratteristiche e procedure ritornare alla ordinaria gestione della cassa integrazione da parte di FSBA.
Nel nuovo anno ricorda infine la presidente EBAB Rosa Gentile attraverso la “Carta dei servizi” si lavora per accrescere le prestazioni ai lavoratori e alle aziende-ditte artigiane. Sono dieci le prestazioni previste che variano, per le aziende, da contributi in casi di calamità naturali sempre più frequenti, ad incentivi per incremento occupazionale, per il bonus energia e per i lavoratori variano dai contributi per i figli, al premio fedeltà per continuità di servizio presso la stessa azienda, al contributo acquisto prima casa.