Chi si reca nei supermercati o nei punti vendita della grande distribuzione in cerca di fragole riscontra un’enorme importazione di del succoso frutto nostrano proveniente da altri Paesi, in primis Spagna e Grecia ed ora anche l’Albania, a discapito delle produzioni locali. A lanciare l’allarme è Vincenzo Padula, presidente della Coldiretti di Policoro, e noto imprenditore della fascia Metapontina che ha avuto modo di registrare l’andamento dei mercati. “Per trovare frutta freschissima e di ottima qualità ci si deve necessariamente rivolgere ai fruttivendoli o alla vendita diretta, sia nei mercatini che in azienda. Solo in questi contesti, infatti, il consumatore ha l’assoluta certezza di acquistare il vero made in Italy”. Ma no solo. “Noi imprenditori italiani – continua Padula- dobbiamo attenerci a norme restrittive al fine di garantire un prodotto con standard qualitativi alti in modo da offrire l’esclusiva al consumatore finale e certificati global gap e personale qualificato non ci permettono di abbattere la concorrenza, pur con i nostri prodotti sicuramente sinonimo di qualità e genuinità per le nostre tavole”. I produttori locali lamentano una situazione che crea un grave danno all’economia del territorio e che nel contempo ha ripercussioni gravi anche dal punto di vista sociale. “Auspichiamo maggiori controlli sui prodotti importati al fine di garantire un’equa concorrenza, nella speranza che il governo italiano possa comprendere l’importanza di una nostra giusta commercializzazione. Attualmente le nostre fragole – conclude Padula – occupano una grossa fetta di mercato non lasciamo che venga messo in crisi un sistema consolidato “con sacrifici” nel tempo”.
Mar 31