Prende il via da Matera la campagna contro la concorrenza sleale e l’abusivismo, a favore della legalità. A promuoverla con forza la CNA, primi tra gli imprenditori a sostenere questa scelta dell’Associazione gli estetisti e gli acconciatori sui quali il peso della concorrenza “a nero” incombe in maniera particolarmente pesante. Basti pensare che se la percentuale di lavoratori in nero negli altri settore raggiunge punte del 100% (1 impresa in nero per ogni impresa legale) nel settore dei servizi alla persona in questione raggiunge anche punte del 300% (ovvero 3 evasori totali per ogni impresa in regola)
Questo significa, a detta di Leo Montemurro Presidente Provinciale CNA Matera che se in tutti e 31 i Comuni della Provincia di Matera le imprese attive nei due comparti sono oltre 400 , di cui 100 attività di estetica e oltre 300 acconciatori, sono più di mille gli imprenditori in nero. Il tutto a fronte di una popolazione provinciale che non raggiunge complessivamente i 200.000 abitanti.
Un fenomeno, continua Montemurro, tutt’altro che irrilevante che mette a rischio il lavoro delle centinaia di imprese regolari, professionali e qualificate, che hanno effettuato investimenti per centinaia di migliaia di euro e che oggi non si sentono minimamente tutelati da chi dovrebbe avere tutto l’interesse a contrastare il lavoro nero, ovvero lo Stato nelle sue diverse articolazioni territoriali : Direzioni territoriali per il Lavoro, Ispettori dell’Inps e dell’Inail, Guardia di Finanza, Agenzia delle Entrate.. “Gli artigiani di tutti i settori ed in particolare tutti coloro che operano nel comparto dei servizi alla persona hanno risentito in maniera drammatica negli ultimi anni della crisi che ha portato via dalle attività clienti ed incassi; difficoltà notevolmente acuite da un fenomeno crescente: sul mercato ci sono molte persone che lavorano in modo non regolare, operando concorrenza sleale attraverso varie forme di abusivismo”.
Un fenomeno che riguarda moltissime categorie di attività artigiane . “La nostra campagna – prosegue Montemurro – parte dagli acconciatori ed estetisti con l’auspicio che i cittadini possano ben comprendere i danni che produce a tutto il sistema e si possano porre condizioni culturali e sociali per poterlo arginare”.
Una campagna, quella chiamata Dalla parte dell’Onestà, che non vuole essere tanto (o non solo) punitiva, ma che soprattutto vuole essere pro-legalità. Perché pagare le tasse, sottolineano, dovrebbe far parte del senso civico di ognuno di noi. L’assunto è semplice: se tutti pagano le tasse, tutti ne paghiamo meno enel contempo dovrebbero migliorare i servizi pubblici finanziati con la fiscalità generale.
“La nostra – continua Montemurro – non è una battaglia corporativa di questo o di quel comparto artigiano contro persone che nella maggior parte dei casi vivono situazioni di forte difficoltà, è una battaglia di civiltà e di legalità che interessa tutti e su cui ci aspettiamo una decisa collaborazione da parte delle istituzioni”.
A materializzare la campagna saranno manifesti, virtuali e non, e una pagina Facebook, che prende il nome dalla campagna Imprenditori Onesti, su cui a mettere la faccia saranno imprenditori di ogni genere che svolgono la loro attività in regola.
Ad essere spedita sarà poi nei prossimi giorni una lettera inviata alle istituzioni del nostro territorio: ai sindaci dei Comuni della Provincia al Presidente della Provincia , al Presidente della Camera di Commercio, alla Asm e alla Guardia di Finanza. Scopo della missiva è mettere in evidenza la situazione di oggettiva difficoltà di mercato che anche nel comparto in questione rischia di portare entro breve tempo alla chiusura di molte attività
“Questa iniziativa – aggiunge il Presidente Cna – nasce dalla costatazione che gli estetisti e gli acconciatori irregolari equivalgono per numero a quelli professionali. Il fenomeno del lavoro nero nel settore dei servizi alla persona è molto diffuso. Ci sono troppe forme di lavoro abusivo svolto da persone che a vario titolo operano in maniera non regolare e senza nessuna partita Iva. Ci sono acconciatori ed estetisti improvvisati per le cerimonie: iniziative di enti pubblici, manifestazioni sportive, cresime, comunioni, matrimoni ed altro ancora”.
Mi preme sottolineare ancora meglio un aspetto: ” Nessuno vuole attivare battaglie corporative, ma chi decide di misurarsi sul campo dovrebbe avere almeno l’onestà di rispettare le regole, quindi prendere una partita Iva e affrontare gli stessi costi delle imprese professionali e qualificate iscritti alla Camera di Commercio. Il momento è particolarmente difficile e l’opera degli abusivi crea danno sia ai professionisti, ma anche all’erario in quanto evadono il fisco. Stime sommarie elaborate a livello provinciale già tempo addietro calcolavano il mancato gettito erariale in diversi milioni di euro tra contributi, Iva, tasse e tributi locali. Il sommerso talvolta è agevolato dalla non azione degli organi preposti al controllo che lamentano pochi uomini e risorse per un efficace azione sul territorio, salvo poi tritare subito mezzi e risorse quando si tratta di controllare le imprese regolari, a volte con blitz in pieno stile caccia al mafioso, troppo spesso il problema è stato sottovalutato ma oggi questa situazione non è più tollerabile ed è per questo che la CNA sta lanciando una campagna per la legalità”.
Per questo è necessario sottolinea la CNA che ognuno faccia la propria parte: “Occorre che le istituzioni e gli organi di vigilanza facciano maggiori controlli su questo fenomeno, alla Polizia municipale, Asl, Nas, Guardia di Finanza chiediamo di impegnarsi per colpire in maniera forte l’abusivismo, ma occorre anche un impegno per creare sinergie comuni per combattere l’illegalità e creare nuove opportunità di occupazione”.
“Gli acconciatori e gli estetisti – associate a Cna benessere e Sanità, l’Unione della Cna che associa le imprese del settore – offrono non solo un prodotto, ma soprattutto competenze di qualità e professionalità., che quotidianamente vengono messe a servizi dei tantissimi cittadini/utenti che frequentano i propri saloni E se talvolta sostituire l’opera di un professionista può sembrare indolore, ci sono contesti in cui la sua presenza determina garanzie fondamentali. Il caso emblematico è quello di prestazioni importanti come quelle rese dalle estetiste rese in condizioni igieniche non ottimali come quelle riscontrabili in tante abitazioni e tali da mettere a serio rischio la salute del cliente.
“Il nostro interesse – Montemurro – è regolarizzare gli evasori: se vogliono entrare nel mercato ben venga, ma che lo facciano stando alle stesse regole di tutti”.Parte da Matera e parte dagli estetisti e dagli acconciatori la campagna. Ma a macchia d’olio si espanderà in tutta Italia, abbracciando e coinvolgendo tutte le categorie dell’artigianato ed incrociandosi con altre iniziative simili avviate nel resto d’Italia come quelle sui fotografi messa in campo dalla Cna di Pisa.