Nella giornata dedicata alle donne che portano avanti progetti di interesse sociale ed economico, promossa dalla Camera di Commercio Prahova (Romania), la presidente della delegazione Fic Romania-Moldava, la lucana Enza Barbaro, è stata unanimemente riconosciuta come “simbolo di creatività ed imprenditorialità femminile”. La sua attività è considerata particolarmente rilevante per il settore alimentazione, salute e benessere emergendo con grande successo fra le donne che in Romania oggi hanno questo ruolo, sia imprenditrici romene che di altri Paesi dell’Ue.
Il suo intervento nel corso della Giornata dedicato ai temi dell’ educazione alimentare, è stato improntato sulla necessità di mangiare sano seguendo le regole della Cucina Mediterranea, per uno stile di vita salutare, riscuotendo grande interesse. La presenza
di imprenditrici italiane non è comunque numerosa. Di qui il significato maggiore dell’attività di Barbaro.
Il nostro Paese è il primo paese Partner del distretto di Prahova per le attività di esportazione.
Per quanto riguarda i principali gruppi di prodotti esportati dalle aziende di Prahova, secondo la classificazione combinata – categorizzazione delle merci usata sia nella preparazione delle dichiarazioni doganali che per quella della dichiarazione Intrastat
– si tratta di: auto, macchine, apparecchiature elettriche (36%), prodotti alimentari, bevande, tabacco (16, 9%), prodotti minerali (16%), prodotti tessili e abbigliamento (7,7%).
Dai dati presentati dalla Camera di Commercio e Industria Prahova è emerso che l’Italia, con 8,3%, è al terzo posto per quanto riguarda i principali partner della regione
di Prahova per le attività di importazione. I principali gruppi di prodotti importati dalle aziende di Prahova sono stati: prodotti minerali (22,1%), auto, macchine, apparecchiature elettriche (15,7%), prodotti alimentari, bevande, tabacco (14,2%), metalli comuni e articoli in tali materie (9,2%).
Il fatto che l`Italia è il principale partner del distretto di Prahova, sia per l`esportazione che per l`importazione – spiega Baldantoni che non a caso ha scelto questo distretto romeno come base operativa – è dovuto ad un motivo preciso. Dalle più di 2.400 aziende a partecipazione estera esistenti nel distretto di Prahova, la maggior parte sono con partecipazione italiana – 645 aziende, al secondo posto si ritrovano quelle con investitori tedeschi (213 aziende) e al terzo quelle con investitori turchi (160 aziende).
Gli investitori italiani hanno trovato buone opportunità per l`espansione dei loro affari in Romania, in Prahova, attirati dal fatto che oltre all`esistenza di tutte le utenze, il municipio capitale di distretto è a solo 60 km da Bucarest e Ploiesti può essere
raggiunto attraverso l`autostrada. Va detto che tra i motivi per i quali gli investitori italiani hanno scelto Prahova, negli ultimi anni, per lo sviluppo delle loro imprese in Romania, c`è anche il fatto che sia i rappresentanti delle autorità locali e dipartimentali che la Camera di Commercio e Industria Prahova sono stati molto aperti allo sviluppo del partenariato romeno-italiano. Tra le motivazioni degli ottimi rapporti tra Italia e Romania – sottolinea Baldantoni – ci sono gli aiuti sociali ad opera di associazioni Italiane, religiose e non, radicate in Romania, le associazioni come la nostra di emigrati che è punto di riferimento di imprese, oltre alla formazione, il trasferimento di know-how, le buone prassi, mille e mille motivi come le attivita’ di Palazzo Italia, impegnato nel sostegno all’internazionalizzazione di aziende Italiane, nel sostegno per progetti commerciali e produttivi. Operiamo con la creatività tipica dei lucani e meridionali – continua – in un Paese che garantisce un fisco favorevole alle imprese e un clima positivo per l’imprenditoria. Il nostro è un lavoro attraverso la rete di Palazzo Italia Bucarest esteso nei Balcani aprendo uffici di delegazione in Ungheria, Serbia, Bulgaria, Moldavia (oltre che una missione in Germania) che merita senz’altro maggiore attenzione e sostegno istituzionale da parte della Regione, delle associazioni e delle imprese lucane proiettate sui mercati esteri. Palazzo Italia a Bucarest di fatto in pochi anni è diventato un brand a sostegno dell’italianità “originale”.