I diversi attori del sistema dell’istruzione e di quello economico si sono incontrati per incrociare i rispettivi bisogni e organizzare un efficiente modello di istruzione e formazione professionale. Un’occasione per avviare la sperimentazione degli Istituti Tecnici Superiori e dei Poli Tecnico Professionali.
Incrociare i bisogni delle ragazze e dei ragazzi, del mondo scolastico, della formazione professionale con quelli delle imprese per meglio definire il programma di azione nell’ambito dell’alternanza scuola / lavoro e favorire l’occupazione giovanile sono principali obiettivi degli incontri promossi nei giorni scorsi dal Dipartimento Politiche di Sviluppo, Lavoro, Formazione e Ricerca.
“L’interazione del mondo scolastico con quello lavorativo – afferma il direttore generale del Dipartimento, Giandomenico Marchese – è uno strumento efficace non solo per consentire agli studenti l’acquisizione di competenze scientifiche e tecniche spendibili sul mercato del lavoro, ma anche per orientare i giovani nelle future scelte di studio e di lavoro ed evitare la dispersione scolastica. Anche il documento programmatico regionale “Ricerca e innovazione (smart specialization) per la formazione e l’occupazione dei giovani in Basilicata” evidenzia l’importanza del ruolo rivestito dalle imprese ed istituzioni scolastiche nel processo di innovazione e di sviluppo economico e professionale della Basilicata”.
Intorno al tema della Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) su misura di ogni ragazzo, dell’alternanza scuola-lavoro per tutti, dei percorsi di apprendistato dual system, della istituzione degli Istituti Tecnici Superiori (ITS) e dei Poli tecnico-professionali si sono svolti avantieri, ieri e oggi, nella sede del Dipartimento, diversi incontri tra gli operatori del settore dell’imprenditoria, i rappresentanti della Regione Basilicata, i rappresentanti delle Agenzie formative Apofil e Ageforma, l’Agenzia regionale LAB, i rappresentati del settore scolastico ed universitario.
Una occasione per avviare la sperimentazione degli Istituti Tecnici Superiori e dei Poli Tecnico Professionali.
I Poli Tecnico Professionali sono una modalità per garantire l’interconnessione funzionale tra i soggetti della filiera formativa regionale/provinciale (istituti tecnici, istituti professionali, istituzioni formative accreditate dalla Regione per la realizzazione di percorsi di istruzione e formazione professionale – IeFP) e le imprese delle filiere produttive considerate prioritarie per lo sviluppo del territorio. I Poli si identificano come “luoghi formativi di apprendimento in situazione”, soprattutto in contesti di laboratorio e di lavoro, strutturati nelle risorse, nei ruoli, nel percorso e nel risultato atteso.
L’alternanza scuola/lavoro ovvero la realizzazione di percorsi formativi rispondenti ai diversi bisogni degli alunni da svolgere presso enti pubblici o privati, imprese, camere di commercio, è parte integrante della progettazione formativa. A breve verrà effettuata una ricognizione pubblica delle disponibilità.
Ora bisognerà costituire i due ITS (Istituti tecnici superiori) indicati nel piano regionale nella filiera della meccanica e dell’energia secondo il modello organizzativo della fondazione di partecipazione. “Gli incontri – conclude Marchese – sono stati un’importante occasione di scambio e di interazioni tra il settore produttivo e quello dell’istruzione per implementare una strategia finalizzata a valorizzare il sistema di istruzione e formazione professionale regionale, individuando percorsi di apprendimento in situazione lavorativa sugli assi aerospazio, automotive, energia, bioeconomia e cultura. Si tratta ora di passare ad una fase più operativa sia per la istituzione degli ITS attraverso incontri serrati tra i soggetti di riferimento, sia per la costruzione dei Poli attraverso la verifica delle disponibilità sul territorio regionale. L’obiettivo è quello di far partire il nuovo sistema nel più breve tempo possibile”.