Fit Cisl Basilicata in una nota sottolinea l’impropria utilizzazione degli ammortizzatori sociali da parte delle Aziende Consorziate Co.Tr.A.B. in questo periodo particolare per il Trasporto Pubblico Locale del Paese. Di seguito la nota integrale.
Come già accaduto nella prima ondata di restrizioni per il contenimento da contagio da SARS-CoV-2 comunemente chiamato Covid-19, le Aziende di Basilicata pur vedendosi corrispondere l’intero corrispettivo ai sensi dell’Art.92 comma 4 Decreto Cura Italia, si ostinano a disporre provvedimenti unilaterali di cassa integrazione per i dipendenti, di fatto, facendo pagare il costo della pandemia solo a questi ultimi, e traendone dalla piratesca operazione un surplus di guadagno.
In questi giorni le più grandi Aziende del Consorzio hanno inviato alla scrivente la richiesta di poter accedere nuovamente agli ammortizzatori sociali, fatto questo che a noi risulta immotivato considerato quanto esposto nell’ordinanza N.42 del Presidente della Giunta Regionale Dott. Vito Bardi, che all’Art.2 comma 2 capoverso a) cita testualmente ’’ i servizi da e verso tutte le aree industriali della regione in cui vi sono stabilimenti produttivi in attività devono essere effettuati dal COTRAB sulla base dei programmi di esercizio di cui ai contratti di servizio provinciali attualmente in esecuzione, in relazione all’effettiva attività lavorativa presso gli stabilimenti industriali, potenziando le corse dei servizi nel rispetto del coefficiente di riempimento massimo del 50% dei posti a sedere e anche mediante la conversione delle percorrenze chilometriche scolastiche non svolte in percorrenze per corse operaie. Il COTRAB è tenuto altresì a garantire, con le stesse modalità, i servizi di trasporto pubblico da e verso tutte le aree industriali della regione aggiuntivi rispetto a quelli previsti nei contratti di servizio provinciali’’.
L’ordinanza su citata mette in evidenza alcune piene violazioni già consumate dal Co.Tr.A.B. considerato che tutte le Aziende e Società associate hanno ancora una volta unilateralmente sospeso l’effettuazione di tutte le percorrenze scolastiche svolte, dalla data del 2 Novembre 2020, senza che le Provincie e/o la Regione ne abbiano chiesto la sospensione.
Quanto riportato nell’ordinanza chiarisce oltremodo, che il Consorzio nel rispetto del coefficiente di riempimento fissato nel 50% deve potenziare le linee presso gli stabilimenti industriali e le linee ordinarie, ANCHE mediante la conversione delle linee Scolastiche, e di fatto non sospende le linee Scolastiche, ma addirittura si chiede di potenziare alcuni servizi.
Considerato quanto riportato nel capoverso precedente la richiesta degli ammortizzatori sociali non trova motivazione, e seppur vero che alcune Società del Co.Tr.A.B. hanno maggiormente linee verso gli stabilimenti e altre invece svolgono prettamente servizi scolatici, è illogico che alcune Società debbano ampliare i servizi assumendo nuovo personale e altre invece vorrebbero mettere in cassa integrazione il personale attualmente utilizzato per le linee scolastiche.
Per meglio estrinsecare quanto si sta mettendo in atto, si ritiene necessario sottoporvi un esempio: se la Società (A) svolge 10 Servizi Scolastici, e la Società (B) 10 Servizi presso le Zone industriali, non si può e non si deve consentire che la Società (A) metta in regime di ammortizzatori Sociali i propri dipendenti e la Società (B) ne assuma 10 per poter raddoppiare i propri servizi, crediamo invece che per non consentire un emorragia di fondi pubblici e un danno agli autoferrotranvieri di Basilicata, che la Società (A) debba mandare i propri dipendenti e i propri mezzi a supporto delle linee aggiuntive della Società (B).
Per quanto rappresentato- conclude la FIT-CISL- abbiamo richiesto agli organi competenti, Regione Basilicata e Provincie di Potenza e Matera di prendere gli opportuni provvedimenti, in seguito ad un’imprescindibile convocazione delle parti in un tavolo di lavoro che avrà il compito prioritariamente di armonizzare le risultanze dell’utilizzazione della forza lavoro e della partenza della nuova temporanea organizzazione dei servizi.