Coworking a Matera con Inlab: il nuovo modo di affrontare la crisi.
“Un nuovo modo di lavorare e di fare rete per affrontare meglio le difficoltà dello start up imprenditoriale”. E’ questo lo spirito di Inlab, centro di coworking inaugurato nella mattinata di sabato 25 maggio, in via della Tecnica a Matera, in piena zona industriale. Lo ha spiegato Vincenzo Dottorini che con il suo socio Angelo Tortorelli ha dato vita a questo progetto. “Abbiamo puntato sul concetto già avviato in altre realtà italiane, europee e mondiali che punta sulla rete tra persone che condividono uno spazio di lavoro. Nella sede materana (che si sviluppa su un’area di 200 metri quadrati, con 24 postazioni di lavoro, 3 in front office, sale riunioni e meeting) è possibile infatti poter usufruire di un vero e proprio spazio professionale (che comprende arredi, ma anche collegamenti internet e sale riunioni nonché strumenti tecnologici di supporto) per periodi che vanno da pochi giorni a un mese con tariffe che vanno da 25 a 190 euro. “L’attuale momento congiunturale ha costretto – ha aggiunto Dottorini – molti professionisti ad abbandonare gli studi in affitto per ritornare a lavorare nelle proprie abitazioni, subendo l’isolamento professionale e dequalificando la propria professionalità”. In questo senso il meccanismo del coworking interviene per superare il gap e puntare ad una migliore razionalizzazione di spazi, costi e potenzialità di sinergia.
“Il coworking – ha concluso Dottorini – crea una vera e propria community che interagisce con il mondo esterno, con una rete satellitare di professionisti e imprese”.
Alla conferenza stampa era presente anche il segretario regionale della Cna, Leonardo Montemurro che ha spiegato: “Uno dei nostri obiettivi in passato era la creazione del condominio dei mestieri. Purtroppo il progetto Altobello Persio si è interrotto e dunque oggi vediamo questa opportunità come un intreccio ideale da cui partire. Il concetto sviluppato da Inlab, di lavoro gomito a gomito, diventa fondamentale. Oggi riprendiamo il tema della crisi non come ostacolo ma, al contrario, come opportunità”. Da Milano ha partecipato all’iniziativa, colegata in videoconferenza anche Stefania Milo, presidente dei giovani imprenditori di Cna della Lombardia che ha segnalato alcuni elementi importanti. “Il coworking si sta sviluppando – ha detto – come fenomeno che coinvolge principalmente l’imprenditoria femminile e che in Italia vede purtroppo ancora il sud come fanalino di coda. Come era prevedibile, i settori maggiormente coinvolti sono quelli più legati all’innovazione tecnologica che nella filosofia del coworking trova la sua espressione ideale. Il metodo, infatti, oggi, registra una risposta in termini di imprenditorialità, pari al 20%”. Per illustrare meglio tutte le opportunità di questo meccanismo, Inlab organizzerà nella sua sede materana un Open day, il prossimo 5 giugno.
Centro di coworking, Giordano (Ugl):”Da Matera volano per il sud”.
”L’idea di realizzare l’incubatore d’impresa nei Sassi di Matera si muove nell’ottica di arricchire un nuovo modo di lavorare e di fare rete per affrontare meglio le difficoltà dello start up imprenditoriale ma va comunque accompagnato e sostenuto da una politica giusta di rilancio imprenditoriale condiviso con il sindacato. Binomi che unitariamente ottengono grandi risultati”.
Lo sostiene il segretario regionale dell’Ugl Basilicata metalmeccanici, Giuseppe Giordano.
”Sono certo – prosegue – che la presenza di laboratori di servizi e postazioni di coworking in questa suggestiva cornice materana saprà essere di stimolo a giovani imprenditori poiché il coworking è diventato l’incubatore d’impresa del Terzo Millennio senza dubbio in una certa misura e per certe tipologie di aziende. Funziona alla perfezione per molti dei lavoratori, come luogo in cui si favorisce la partenza di start up frugali, in linea con la snellezza concettuale richiesta di questi tempi. In fondo a ben vedere – prosegue il segretario Ugl, Giordano – è il concetto stesso di start up che è cambiato radicalmente negli ultimi anni e il sistema della Fiat Sata di Melfi ne può essere di scuola e lezione per tutti, allargandosi fino a includere non solo chi parte con l’intenzione di costruire un’azienda tradizionale ma anche chi più semplicemente decide di mettersi in proprio e diventar freelance. In entrambi i casi, coworking o incubatore tradizionale, freelance individuale o azienda strutturata, – conclude il sindacalista Giordano – si tratta di strutture che hanno contribuito in un modo o nell’altro alla creazione di nuovi posti di lavoro ed allora, che ben nascano tale belle ed utili iniziative sul nostro territorio volano di sviluppo reale creando una vera e propria community che interagisce con il mondo esterno, con una rete satellitare di professionisti e imprese”.
La fotogallery di www.SassiLive.it dedicata a Inlab
dela fia. coworking, allora basta usare parole in inglese per creare lavoro.