“L’incendio negli alloggi di fortuna di Boreano rende ancora più impellente la necessità di affrontare con anticipo, e non con i soliti ritardi, la questione dell’accoglienza dei braccianti stagionali nell’Alto Bradano. Chiediamo nuovamente al prefetto di Potenza, a distanza di un mese dall’ultima richiesta, di convocare con urgenza il tavolo di coordinamento per il contrasto al caporalato in modo da non arrivare impreparati alla stagione della raccolta ed evitare che si verifichino episodi del genere e possano perdersi vite umane”. È quanto afferma il segretario generali della Cgil di Potenza, Vincenzo Esposito.
“Bisogna impegnarsi in tutti i modi affinché non si ripresentino i ritardi dello scorso anno – afferma – in primavera nella campagne dell’Alto Bradano già cominciano ad arrivare i primi braccianti stagionali ed è quindi importante che già da allora i centri di accoglienza siano operativi. Da quanto ci risulta la Regione Basilicata ancora non si è mossa in tal senso, facendo cadere nel vuoto i nostri appelli.
Per questo motivo chiediamo la convocazione del tavolo anticaporalato, in modo da fare il punto della situazione e condividere con gli attori coinvolti il cronoprogramma dei passaggi da compiere. Si tratta di lavoratori che rappresentano una risorsa essenziale per le aziende agricole lucane, ancor più in questo periodo di crisi del settore. Il rischio è che, in assenza di un adeguato sistema di accoglienza, i primi migranti si organizzino autonomamente stabilendosi in alloggi di fortuna nei luoghi vicino ai campi, alimentando così il fenomeno dell’illegalità nel reclutamento della manodopera. Alloggi, ricordiamo, privi di ogni minima condizione igienico sanitaria, senza acqua corrente e potabile.
Tutto questo – conclude Esposito– può essere evitato affrontando la questione dell’accoglienza fuori dall’emergenza, con il coinvolgimento e l’impegno di tutti i soggetti coinvolti. Si usino e in fretta i fondi Pon legalità già pronti per il villaggio di Boreano e Gaudiano a Venosa e si avvii in tempi consoni l’iter necessario a offrire un’accoglienza dignitosa a questi lavoratori”.