Approvata con Determina Dirigenziale la graduatoria provvisoria, pubblicata in data odierna sul Bur speciale n. 30, relativa alla seconda finestra del bando misura 6.1 “Incentivi per la costituzione di nuove aziende agricole da parte di giovani agricoltori”.
“Ancora 12 milioni di euro per il sostegno dell’inizio attività di 180 giovani di Basilicata, su 797 domande pervenute, che costituiranno nuove aziende agricole. Si aggiungono alle 182 della prima finestra del bando, a valere sulle risorse del PSR Feasr Basilicata 2014-2020 destinate al primo insediamento e al rinnovamento generazionale del comparto.”
Lo comunica l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali Luca Braia, che risponde così indirettamente anche alle accuse rivolte dall’ex assessore Michele Ottati attraverso una intervista rilasciata a Basilicata24 in cui aveva contestato le scelte del Dipartimento Agricoltura. Di seguito la nota dell’assessore Luca Braia.
“Giovani da trattenere nella nostra terra, sempre più preparati, appassionati agricoltori e allevatori, desiderosi di coltivare il proprio futuro in Basilicata, unendo tradizione a innovazione e tecnologia. E’ questo il profilo della nuova generazione di under 40 – prosegue l’Assessore Braia – per un totale ad oggi di 362 nuovi insediati e complessivi 54,5 milioni di euro di cui 24 milioni di euro loro destinati per il sostegno automatico e 31.6 milioni per la misura 4.1. Giovani con adeguate qualifiche e competenze professionali che si insediano per la prima volta in capo alla propria impresa agricola grazie ad un aiuto, in conto capitale, di 70mila euro, se in aree territoriali con vincoli naturali, e di 60mila in tutte le altre aree. A questo si aggiungerà il 70% di 125.000 euro per quanti avranno opzionato anche il sostegno previsto dalla misura 4.1 – Giovani che prevede investimenti per il miglioramento aziendale.
Rigorosa e continua nel tempo sarà, da parte nostra, la verifica dei requisiti di ammissibilità oggi dichiarati, attraverso controlli in sito che partiranno nei prossimi giorni ed il monitoraggio, nei 5 anni successivi, della corretta attuazione dei piani di sviluppo aziendale, così come previsto dai regolamenti europei. Una attenta modalità di controllo che, come Dipartimento, abbiamo cominciato a mettere in atto sin dai premiati della graduatoria relativa alla prima finestra.
Prosegue l’azione importante e strategica di investimento su una nuova generazione di agricoltori, attraverso una precisa azione politica che ha l’obiettivo ambizioso di costruire un “contesto nuovo” in un comparto tradizionale da caratterizzare e rendere competitivo spingendo molto su innovazione, tecnologia, organizzazione e capacità rinnovata di commercializzazione. Proviamo a delineare una nuova fase dell’agricoltura in Basilicata, che si dovrà concretizzare sempre più nel fornire agli operatori del settore gli strumenti adeguati a produrre reddito e creare opportunità per sè stessi e le loro famiglie, rimanendo a lavorare in questa meravigliosa terra, e nel definire parallelamente modelli di sviluppo per un futuro sostenibile che premia la capacità di progettare e innovare.
Con l’auspicio che la fiducia riposta nei giovani dalla politica agricola regionale, nazionale e comunitaria possa trasformare e rilanciare i prodotti dell’agroalimentare lucano, accrescendone ulteriormente la qualità ed al contempo l’ingresso su mercati che li sappiano apprezzare, valorizzare e identificare.
In programma, anche per i nuovi 180 giovani agricoltori, iniziative di formazione e informazione dedicate. Proprio come era già avvenuto a febbraio quando il Ministro Martina definì la Basilicata, regione virtuosa per l’aumento dell’imprenditoria giovanile agricola segnalato nel rapporto Svimez.
Il 60% delle domande finanziabili per questa seconda finestra proviene dalla provincia di Potenza, il 35,6% dalla provincia di Matera e il 4,4 % da altre aree. La precedente finestra aveva visto il 57,7% delle domande finanziate proveniente dalla provincia di Matera, il 35,7% dalla provincia di Potenza, il 6,6% da altre aree. La distribuzione per area territoriale delle progettualità, in entrambi i casi, copre tutto il territorio regionale.
Rispetto al genere si confermano più uomini beneficiari rispetto alle donne. Sono uomini infatti 139 beneficiari del sostegno (77,2%) mentre 41 sono le donne (22,8%). La precedente graduatoria vedeva 121 uomini (66,5%) e 61 donne (33,5%) ammesse.
La fascia di età più rappresentata va dai 18 ai 25 anni, con 103 beneficiari dell’aiuto, a cui si aggiungono 18 beneficiari della fascia 26-30 anni, per un totale di 121 (67,2%) nuove aziende agricole under 30. E’ un segnale che il sostegno del ricambio generazionale del comparto agricolo regionale sta andando nella giusta direzione. Il dato è infatti in crescita rispetto alla prima tornata, che vedeva 105 dei 183 ammessi a finanziamento possedere meno di 30 anni (57,7%).
Altro segnale di rilievo per un comparto che va sempre più verso la specializzazione, unita alla passione per la propria terra ed alla voglia di creare in Basilicata le condizioni per la sostenibilità del proprio futuro: la quasi totalità dei futuri beneficiari ha dichiarato di possedere competenze e/o esperienze specifiche provenienti da corsi di studio in ambito agrario o equipollente e/o almeno 2 anni di attività documentata in azienda agricola. Infatti in 56 attestano di aver lavorato in agricoltura per almeno 24 mesi (31,1%) e ben 119 (66,1%) possiedono un titolo di studio di settore, di cui 72 con diploma di istruzione superiore professionale o tecnico specifico e 47 con laurea a cui si aggiungono 5 giovani in possesso di altra laurea (2,7%). Nella prima finestra del bando era il 63,8% dei giovani ammessi proveniente da studi superiori o di laurea in ambito agronomico o equipollente.
Rispetto alle colture, per fare qualche esempio premettendo che ogni azienda può avere più produzioni in atto, 111 beneficiari producono oliveti su un totale di circa 88 ettari, 85 si dedicano alle piante aromatiche occupando circa 277 ettari di terreno, 60 aziende producono frumento duro su 841 ettari, 55 coltivano ortaggi freschi in pieno campo su 135 ettari, 41 vigneti da uva e 6 per vino di qualità DOP e IGP, 34 funghi e tartufi ed altro per un totale di 318 ettari, 25 legumi secchi per un totale di 297 ettari. Nel settore zootecnico sono 230 le aziende che in totale allevano oltre 5000 capi”.
Le attività di verifica e controllo partiranno sin dai prossimi giorni e riguarderanno il 100% delle aziende utilmente posizionate in graduatoria.
La graduatoria e le informazioni complete sul monitoraggio delle domande di sostegno sono consultabili sul sito www.europa.basilicata.it/feasr.
Nella fotogallery i dati relativi all’investimento per il PSR e i risultati prodotti