Ha preso il via a Potenza in occasione del 25 aprile la raccolta firme per il referendum Cgil in difesa del lavoro
È con l’incontro “Autonomia differenziata e presidenzialismo” che la Cgil di Potenza ha dato il via oggi nel capoluogo, in occasione della Festa di Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, la raccolta firme per il referendum della Cgil per cambiare le norme sul lavoro ed eliminare la precarietà.
“In questa ricorrenza – ha detto il segretario generale Cgil Potenza, Vincenzo Esposito – vogliamo fare la nostra resistenza, discutendo e mobilitandoci sui temi che attengono le riforme su autonomia differenziata e presidenzialismo, due provvedimenti che se dovessero essere approvati minerebbero alle fondamenta i principi costituzionali di indivisibilità, solidarietà, unicità del Paese, trasformandolo in una Repubblica autoritaria e mettendo a dura prova la tenuta democratica dello stesso. Di certo i divari tra il nord e il sud aumenterebbero in misura esponenziale, soprattutto nei settori già fortemente penalizzati come sanità, istruzione, infrastrutture ma un ulteriore arretramento del sud del ridurrebbe ulteriormente la domanda interna penalizzando il tessuto economico, industriale e sociale dell’intero Paese. Al contempo la riforma del presidenzialismo, avendo di fatto annullato completamente il ruolo del presidente della Repubblica e il suo ruolo di controllore e di terzietà sulle dinamiche dei governi, di fatto consegna nelle mani di un solo capo il potere decisionale, senza alcuna possibilità di riequilibrare scelte che possono essere letali per la tenuta democratica. Siamo fortemente preoccupati per come questo combinato disposto possa nei fatti peggiorare le condizioni di noi tutti. Pertanto la nostra battaglia continua – conclude Esposito – sensibilizzando l’opinione pubblica che rispetto a questi temi sembra essere distratta e sosterremo con fermezza le campagne referendarie per l’abrogazione delle due riforme. Dal 25 aprile, e la data non è casuale, parte inoltre anche in Basilicata la raccolta firme della Cgil per quattro quesiti referendari su licenziamenti illegittimi, eliminazione del tetto massimo indennizzabile in caso di licenziamento in aziende che hanno meno di 16 dipendenti, cancellazione dell’abuso del contratto a termine e della deresponsabilizzazione delle aziende committente negli appalti”.
Dopo l’introduzione del segretario generale provinciale Vincenzo Esposito, sono intervenuti Margherita Torrio, del Coordinamento democrazia costituzionale della Basilicata; Antonio Masini, rappresentante della Rete degli studenti medi; Maria Rosaria D’Anzia, dell’Anpi di Potenza; Maria Merlino, del Coordinamento democrazia costituzionale di Milano; Massimo Villone, presidente del Coordinamento nazionale democrazia costituzionale e professore emerito di diritto.