A margine dell’incontro che si è tenuto lo scorso 5 marzo, i vertici regionali dell’Alleanza delle cooperative Basilicata esprimono soddisfazione per l’attenzione manifestata dall’assessore alle attività produttive Francesco Cupparo nei confronti dei temi e delle istanze sollevate. I contenuti avanzati nel corso della riunione, racchiusi anche nel documento strategico “Basilicata cooperattiva” che l’Alleanza ha presentato alla fine dello scorso anno alle istituzioni quale proprio contributo di visione futura e di azioni concrete implementabili nel presente, sono stati infatti presi in carico dall’assessore Cupparo, che ha rimarcato l’apprezzamento per il lavoro che la cooperazione svolge nell’interesse della comunità lucana e la visibilità che restituisce al territorio grazie alle sue eccellenze nel settore manifatturiero, dei servizi, dell’agroalimentare e del welfare. L’assessore ha sottolineato l’opportunità di aver già condiviso le istanze con la commissione consiliare, che ha espresso sostegno, e ha prontamente individuato in seno al Dipartimento un funzionario dedicato alla cooperazione che avrà anche il compito di seguire l’istituzione di un tavolo permanente sulla cooperazione, sollecitato dall’Alleanza, per fare sintesi delle proposte e delle misure future.
Il presidente regionale dell’Alleanza delle cooperative, Giuseppe Bruno, e i copresidenti Innocenzo Guidotti e Giuseppe Crocco hanno chiesto maggiore vigore d’attuazione della legge regionale 12/2015, che legittima l’azione e il valore della cooperazione, anche per contrastare con decisione le forme false di cooperazione che alterano il mercato e inquinano il rapporto con la pubblica amministrazione. Hanno poi ribadito la necessità sia di misure tempestive di sostegno per le attività in difficoltà, sia di risorse orientate allo sviluppo e ai nuovi investimenti, come quelle già destinate all’imprenditoria sociale attraverso il bando Poc, per circa 10milioni di euro, e quelle rivolte alla cooperazione di produzione e lavoro attraverso il Fondo rotativo, per circa 4milioni di euro, che andrebbe rimpinguato per consentire una partecipazione ancora più ampia. Hanno infine sottolineato la necessità di definire incentivi per i giovani che investono nella dimensione cooperativa e di allocare un fondo dedicato per le cooperative di comunità, un modello di impresa resiliente e rispondente ai bisogni di quelle aree, come i piccoli paesi interni e i borghi lucani, in cui gli indicatori demografici ed economici sono esplicativi di un disagio sociale e dove occorre immediatamente generare i presupposti per presidiare il territorio e per salvaguardare le comunità.
Mar 06