Incontro con Prefetto Campanaro per area industriale di Melfi, Fiom Cgil: “Accelerare per realizzazione interventi di messa in sicurezza”. Di seguito la nota integrale.
Oggi su convocazione del prefetto si è tenuta la riunione richiesta dalle organizzazioni sindacali per la sicurezza delle aree industriali lucane a seguito dei tragici eventi del 18 dicembre 2021. Erano presenti, oltre al prefetto, per la Regione Basilicata il presidente Vito Bardi i rappresentano dell’ITL, del consorzio ASI, di APIBAS, INAIL, di E-distribuzione, della polizia stradale e dei vigili del fuoco e i segretari generali di CGIL, CISL e UIL e le segreterie di FIM, FIOM e UILM.
L’incontro si poneva l’obiettivo di individuare, organizzare e finanziare gli interventi per ripristinare le condizioni di sicurezza dell’area industriale di Melfi, partendo da quelle da eseguire nell’immediato ed individuate in una relazione della polizia stradale a seguito dei sopralluoghi effettuati. Come Fiom abbiamo chiesto di individuare con precisione i referenti delle operazioni da mettere in campo partendo dall’assunto che gli interventi immediati devono avere una copertura economica garantita. Tali misure devono avere l’obiettivo di rimappare l’intera area industriale implementando misure aggiuntive atte a garantire la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori.
In questi anni più volte abbiamo segnalato la pericolosità di quella strada che vede momenti di altissima concentrazioni contemporanea di persone e di mezzi, ma ancora una volta si arriva il giorno dopo a seguito della scomparsa di una lavoratrice e delle mobilitazioni dei lavoratori e delle lavoratrici dell’area industriale di San Nicola di Melfi.
La Fiom ritiene questo primo incontro importante- seppur tardivo nonostante le denunce del sindacato – poiché ha messo in luce tutte le criticità inerenti l’area industriale di San Nicola di Melfi e le azioni da mettere in campo per renderla finalmente sicura e agibile, con interventi strutturali e p*rogrammati.
L’ area industriale più produttiva del Mezzogiorno dovrà necessariamente essere messa al primo posto dell’agenda politica regionale per garantire la sicurezza e la salute delle lavoratrici e dei lavoratori.
La Fiom Cgil ritiene fondamentale accelerare i tempi di realizzazione degli interventi previsti, considerando che ad oggi i dati forniti dall’INAIL durante l’incontro denunciano un incremento sostanziale rispetto agli anni precedenti, di infortuni sul lavoro e in itinere.
Per queste ragioni abbiamo chiesto di ripristinare illuminazione e segnaletica stradale, in particolar modo in prossimità degli attraversamenti pedonali corrispondenti alle uscite delle aziende, di regolamentare i percorsi e le fermate degli autobus rispetto alle reali esigenze dei lavoratori, di intensificazione dei controlli delle forze di polizia su tutta l’area, di ridurre i limiti di velocità, di riattivare il comitato regionale per la prevenzione e sicurezza allargato ai sindacati, di rafforzare il personale ispettivo e di vigilanza dei luoghi di lavoro.
La Fiom Cgil ritiene inaccettabile che le discussioni avvengano sempre in ritardo e a valle dei tragici eventi come la morte della lavoratrice Rossella, rivendicando una seria e corretta programmazione sull’utilizzo dei fondi regionali da destinare a tutte le aree industriali, a partire dalla viabilità e dalle infrastrutture, che finalmente rendano sicura e competitiva la nostra regione.