In relazione alla questione tetti di spesa per la specialistica ambulatoriale i rappresentanti delle associazioni Cicas, Anisap, Federbiologi e Federlab precisano quanto segue.
All’esito dell’incontro tenutosi con il Presidente Bardi, l’assessore Fanelli e i dirigenti del dipartimento, abbiamo manifestato la disponibilità a ricercare una soluzione condivisa che tenga conto delle esigenze della parte pubblica e di quella privata, avendo sempre come principale obiettivo le necessità dei pazienti e la qualità del servizio sanitario. Intanto ringraziamo i vertici regionali per l’attenzione, tutt’altro che scontata viste le esperienze del passato, oltre che per la disponibilità al confronto con le associazioni di settore per ricercare insieme la soluzione migliore possibile. Allo stesso modo, pur condividendo la necessità di trovare una soluzione condivisa che contemperi le esigenze di tutte le parti in campo, non possiamo che prendere le distanze dal metodo utilizzato da altri colleghi. Le nostre associazioni hanno sempre optato per il rispetto delle sedi istituzionali come unici luoghi deputati alla discussione tra amministrazione e soggetti privati; la pressione mediatica, i facili allarmismi e il linguaggio da agitatori di folle, non ci è mai appartenuto né mai ci apparterrà.
Quando abbiamo ritenuto di essere stati lesi nei nostri diritti ci siamo rivolti ai tribunali, conservando sempre grande rispetto per i nostri interlocutori istituzionali. Per tutte queste ragioni rinnoviamo al Presidente Bardi e all’assessore Fanelli, la nostra più totale disponibilità a stare all’interno del tavolo tecnico in fase di costituzione con l’intenzione di dare il nostro contributo con spirito costruttivo nell’interesse di tutte le parti in causa, ma soprattutto dei pazienti, unici ad avere per noi priorità assoluta. Ci auguriamo che anche i colleghi delle altre sigle associative vogliano
seguire questa strada.