Esaminata una proposta alternativa dei sindacati volta a scorporare le risorse attualmente disposizione per le diverse platee di beneficiari. Il presidente Pittella ha annunciato che farà le dovute verifiche tanto sul piano tecnico-amministrativo quanto su quello politico.
“E’ necessario fare una valutazione tecnica, numerica ed economica con gli uffici. Successivamente mi riservo un ulteriore approfondimento per un’analisi politica che dovrà interessare la maggioranza che mi sostiene: ritengo, quindi, che ci voglia un aggiornamento da qui a qualche giorno, anche per via di un cambiamento di programma che si preannuncia sostanziale”.
Lo ha affermato, il governatore della Basilicata, Marcello Pittella, che questa sera ha presieduto un incontro, nella sala Verrastro della palazzo della giunta regionale, per discutere dell’attivazione del Reddito minimo di inserimento. Alla riunione – di natura interlocutoria ed alla presenza di una rappresentanza di lavoratori – hanno partecipato, tra gli altri, il direttore generale della Presidenza della giunta regionale, Vito Marsico, il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Roberto Cifarelli, ed un’ampia delegazione di Cgil, Cisl e Uil, capeggiata dai segretari regionali Angelo Summa, Nino Falotico, Carmine Vaccaro. I sindacalisti hanno richiesto una differente utilizzazione delle risorse rispetto alla precedente intesa raggiunta con il Ministero dello sviluppo economico (Mise) e con il Ministero dell’economia e delle finanze (Mef), allo scopo di scorporare i fondi disponibili per il reddito minimo di inserimento in due differenti ambiti, nel dichiarato intento di venire incontro ai 700 lavoratori della mobilità in deroga, che rischiano di perdere ogni forma di ammortizzatore sociale. La proposta di separare le due platee, deriva quindi dalla necessità di dare una risposta occupazionale o di accompagnamento alla pensione nei confronti di lavoratori in mobilità, con anni di contributi, che non provengono dal disagio e che possono essere avviati in progetti sperimentali attraverso l’applicazione del contratto idraulico forestale. Prima di prendere qualsiasi decisione il governatore lucano ha chiesto un momento di riflessione con gli uffici, per intraprendere la migliore strada possibile “per dare risposte a livello di inclusione sociale e di inserimento”. Nel corso dell’incontro è stato annunciato, inoltre, che a stretto giro sarà pagata la quarta mensilità dei tirocini formativi per la platea ex Copes, mentre la determinazione dirigenziale per la quinta mensilità è in avanzata fase di istruttoria. Per quanto riguarda la rivisitazione dei progetti, inoltre, si sta approntando una delibera che prevede la prosecuzione dei tirocini di inclusione per assicurare la continuità di questa misura di sostegno. Il tavolo è stato quindi aggiornato.