Una nuova tappa di un percorso che sindacato e Chiesa hanno avviato da tempo su un impegno comune di tutela dei ceti sociali più deboli e di salvaguardia della dignità delle persone con in primo luogo il lavoro. E’ il significato dell’incontro che si è tenuto oggi nella sala conferenze della Uil tra l’arcivescovo di Potenza Mons. Salvatore Ligorio i segretari regionali di Cgil Fernando Mega, Cisl Luana Franchini e Uil Vincenzo Tortorelli. Ha partecipato inoltre Gerardo De Grazia Confsal Basilicata.
Vincenzo Tortorelli (Uil): “vogliamo riprendere e rafforzare il messaggio di speranza e di solidarietà che Mons. Ligorio ci affidò in occasione del Natale scorso quando ci ha definiti “sentinelle” del disagio sociale. Nella presentazione dei dati della Caritas sulla povertà abbiamo condiviso l’analisi sui nuovi poveri che sono quanti hanno perso il lavoro, sono in cassa integrazione, precari, famiglie monoreddito con più figli. Ad essi ci rivolgiamo perché non si sentano soli e mettendo insieme le energie del sindacato, del mondo cattolico e del volontariato, ritrovino la speranza di superare ogni forma di tensione sociale”.
Fernando Mega (Cgil): “ci sono compiti che ci accomunano perché anche noi siamo missionari, laici, che si occupano degli “ultimi”. Una missione indicata con chiarezza da Papa Francesco e che interpretiamo come sindacato nella difesa degli interessi dei lavoratori, dei pensionati, degli anziani. Ci preoccupano lo spopolamento e la fuga dei giovani per pensare al futuro della nostra regione. Dobbiamo, insieme, ritrovare lo spirito di comunità dando centralità ai problemi delle nostre comunità”.
Luana Franchini (Cisl): “il rendiconto Inps 2022 segnala che i redditi bassi dei nostri pensionati e soprattutto delle donne rappresentano una delle cause principali dell’emergenza sociale. A questo si aggiungono le condizioni di fragilità della popolazione più anziana. Natale è simbolo di luce e di speranza e quindi dobbiamo alimentare la speranza con la consapevolezza che nel nuovo anno ci troveremo ad affrontare sfide ereditate dall’anno che sta per terminare. Siamo chiamati tutti ad esercitare la responsabilità di essere coesi tutti : istituzioni, parti sociali, associazioni per il bene ed il futuro della nostra comunità”.
Gerardo De Grazia (Confsal): “gli “ultimi” sono diventati i lavoratori della logistica e dell’indotto Stellantis, vale a dire i poveri sono quanti rischiano di perdere il lavoro o ce l’hanno con salari bassi. Il sistema Basilicata è in pericolo e per questo crediamo che la Chiesa possa fare molto come portavoce nei confronti della politica. E’ un grido d’allarme da far pesare ai tavoli politici ed istituzionali”.
Mons. Salvatore Ligorio: “Sia pure con voci differenti e di pensieri – e la pluralità è sempre un valore – possiamo individuare convergenze di azioni intorno alla dignità dell’uomo e della donna. Ricordo quanto è accaduto nel 2003 con la “mobilitazione di Scanzano” che trova motivi di attualità. Allora Davide-Basilicata riuscì a vincere Golia-Stato alzando la voce e la testa e facendo prevalere gli interessi della comunità e del territorio. Come dice il profeta Isaia dobbiamo di nuovo alzare la voce perché la Basilicata ha la capacità di reagire. In questa fase pre-elettorale devono prevalere i programmi di cambiamento, la responsabilità, l’onestà di pensiero e il bene comune”.