“In merito ai locali a suo tempo destinati da Sviluppo Basilicata ad incubatore nei Sassi di Matera sono a denunciare ancora una volta il triste spettacolo derivante dal mancato utilizzo degli stessi soprattutto con riferimento a quello che in quei locali si potrebbe fare”
Esordisce , così, Leo Montemurro Presidente CNA. “Ormai evito di passare per quella parte dei Sassi perché ogni volta che ci passo e vedo il triste spettacolo di tutti
quei locali chiusi mi viene un colpo al cuore e mi assale una tristezza infinita unitamente ad una grande rabbia per come i decisori pubblici non tengono in alcun conto le risorse raccolte con la fiscalità generale che richiederebbero termini di impiego molto più produttivi e a favore del bene comune; l’intero intervento di recupero di quegli immobili, eseguito con fondi pubblici, è costato ad Invitalia più di 1.300.000,00 euro. A seguito di una convenzione non revocabile e senza nessuna scadenza – quindi per sempre – il Comune ha ceduto in concessione perenne gli immobili a fronte del progetto di farne un incubatore di Imprese; progetto poi naufragato con ripercussioni negative anche per le poche imprese partecipanti. Gli estremi del danno erariale probabilmente ci sono tutti e stiamo seriamente valutando la possibilità di presentare apposita denuncia al riguardo.
Mi pare che oggi sia giunto il momento da parte del Comune di Matera di rompere gli indugi e di richiedere con forza la sottoscrizione di un idoneo Protocollo d’Intesa con Sviluppo Basilicata/regione Basilicata al fine di tornare a poter disporre degli immobili in questione. Per farne cosa?
Due le mie proposte di utilizzo:
il primo la sede provvisoria della Accademia delle Belle Arti della città di Matera, atteso che è previsto che in ogni Regione vi sia almeno una Accademia delle Belle Arti. E quale sede migliore di Matera , dei Sassi e degli immobili in questione?
il secondo il vecchio sogno della Cittadella dell’artigianato atteso anche qui che continua nei nostri uffici il via vai di giovani, ragazzi e ragazze, desiderosi di avviare attività nel settore dell’artigianato artistica che vengono a lamentare l’esosità dei fitti che rende quasi impossibile l’avvio di attività nel settore; senza dimenticare da ultimo la sistemazione decorosa e in una location all’interno dei flussi turistici dei venditori ambulanti di Vico Solitario e Piazza San Pietro Caveoso.
L’invito all’Amministrazione Comunale è quello a far presto e a non rendersi più complice della incuria e inettitudine di organismi – Sviluppo Basilicata ed il suo azionista unico di riferimento – che dovrebbero avere a cuore il bene comune e lo sviluppo dei territori, ma che invece pensano ad altro, pensano a progetti più grandi senza aver ancora risolto i problemi più semplici come quello di evitare ciò che questa denuncia rende manifesto; a costoro forse sarebbe il caso che venisse in soccorso la fatina con la bacchetta magica della favola di Pinocchio e Geppetto falegname Artigiano.
Il Comune dorme anche su questo, è irrecuperabile!!!!!!!!!!!!!!