Indotto Eni di Viggiano, Cambio d’appalto servizio antincendio, Cgil e Uil: inaccettabile applicazione di contratti non rappresentativi. Di seguito la nota integrale.
Questa mattina si è tenuto un incontro in videoconferenza riguardante il cambio d’appalto per il servizio antincendio presso il sito di Eni Val D’Agri tra le società Maersk, azienda uscente, e la GSA (azienda subentrante)
L’incontro è stato aggiornato, poiché riteniamo che non vi siano le condizioni per discutere nel merito dell’appalto in questione.
Come CGIL e UIL, denunciamo con forza la scelta di applicare un contratto nazionale non rappresentativo, con una paga base di appena 6,77 euro lordi l’ora (nette 4,72), del tutto inadeguata rispetto al valore delle competenze richieste, alla centralità della sicurezza e alla dignità del lavoro.
La sicurezza non può essere trattata come un costo da comprimere, ma deve rappresentare un elemento cardine di ogni attività lavorativa, soprattutto in ambiti delicati come il servizio antincendio. Non è tollerabile che un player come Eni, che si dichiara attento ai temi della sicurezza e della sostenibilità, permetta l’utilizzo di contratti che favoriscono il dumping contrattuale e non garantiscono tutele reali ai lavoratori.
Ricordiamo che nel 2021, attraverso la clusterizzazione delle attività di Eni, si è lavorato proprio per evitare situazioni di questo tipo, collegando alle attività i contratti collettivi più rappresentativi a livello nazionale.
Chiediamo a Eni di intervenire con urgenza per:
• Adottare contratti rappresentativi e adeguati alla professionalità richiesta;
• Ristabilire regole certe in linea con il Patto di Sito;
• Garantire ai lavoratori retribuzioni dignitose e tutele adeguate.
Fino a quando queste condizioni non saranno rispettate, CGIL e UIL non sottoscriveranno alcun accordo per il cambio d’appalto. Continueremo a lottare affinché il valore del lavoro e della sicurezza sia pienamente riconosciuto, in ogni sede e in ogni trattativa.