“L’Ugl metalmeccanici ha dato da sempre disponibilità affinché con una soluzione idonea si garantissero tutti i lavoratori della aziende consorziate, salvaguardando anche tutti i lavoratori e le aziende che non facessero parte del consorzio ACM nel comprensorio industriale di San Nicola di Melfi: dopo tanta trattativa, non nascondiamo che in certi momenti giunta difficile, si è potuta firmare nella tarda serata di ieri presso la sede della Confindustria Basilicata una ipotesi di accordo per i 1650 lavoratori delle 12 aziende dell’ indotto FIAT di Melfi”.
E’ quanto afferma il segretario provinciale generale della federazione metalmeccanica di Potenza, Donato Russo per il quale, “l’ACM dopo aver annunciato precedentemente la cancellazione unilaterale di tutti gli accordi in essere dal 1994 ad oggi, compresi quelli aziendali, l’Ugl in circa 90 giorni e con la partecipazione unitaria delle altre oo.ss., hanno potuto garantire competitività ma cosa più importante, mantenere gli attuali livelli occupazionali: cosa non facile. Si è reso così – conclude il segretario Ugl, Russo – in una congiuntura di forte crisi economica, sempre più valorizzato il livello di servizio delle aziende consociate verso la Sata FCA, migliorate le condizioni retributive di i circa 1650 dipendenti i quali, ora dovranno dirci se tutto ciò che le oo.ss. unitariamente hanno fatto, può ritenerlo da condividere ed approvare”.
INTESA ACM: GRANDE RESPONSABILITA’ DELLE AZIENDE A TUTELA DELL’OCCUPAZIONE PER IL FUTURO DELL’AUTOMOTIVE IN BASILICATA
“In un momento così particolare per il presente e, soprattutto, per il futuro del comparto automotive, la sottoscrizione dell’intesa per le imprese operanti nell’indotto rappresenta un fatto di grande responsabilità, che parte dalla condivisione degli obiettivi comuni: qualità delle produzioni, competitività, occupazione”.
È quanto ha dichiarato Michele Somma, Presidente di Confindustria Basilicata, in relazione alla sottoscrizione – presso la sede di Potenza di Confindustria Basilicata – dell’intesa che interessa le aziende dell’indotto Fiat del Consorzio ACM Melfi.
“Siamo ben consapevoli – ha aggiunto Somma – che sono proprio le aziende dell’indotto quelle che necessitano di un sostegno maggiore, in quanto sono chiamate ad importanti investimenti per rispondere alla domanda di innovazione connessa alla produzione dei nuovi modelli. Sostenere l’indotto – anche attraverso un sistema di relazioni industriali costruttivo che sappia utilizzare tutte le leve a disposizione per ridurre le distanze tra le parti – è una premessa fondamentale per garantire la sostenibilità di tutto il comparto produttivo dell’automotive e l’importante ricaduta occupazionale ad esso connessa. Confindustria Basilicata, in tal senso, nell’esprimere la propria fiducia nel positivo esito dei referendum che si terranno nelle aziende interessate, ribadisce la disponibilità a facilitare quei percorsi di mediazione utili ad innalzare la qualità del sistema automotive della nostra regione, così importante per gli equilibri sociali ed occupazionali presenti e futuri della Basilicata”.